29 Aprile 2024
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viaggi aerei sostenibili

Viaggiare sulle nuvole in maniera Green e senza paura

Anche se contribuisce per poco meno del 3% alle emissioni globali di CO2, il settore aeronautico è impegnato in un massiccio sforzo per decarbonizzare le proprie attività. Per farlo, punta anche su un uso capillare delle tecnologie digitali, che possono contribuire a rendere sempre più efficienti e affidabili i voli e le procedure a terra, aiutando nel contempo i passeggeri a vincere ansie e timori legati al volo

Tempo di lettura: 3 minuti

L’estate 2023 ha sdoganato il ritorno ai viaggi aerei. Malgrado i rincari e gli aeroporti in fiamme, si è tornati pesantemente a viaggiare sulle nuvole. Per fortuna c’è una maggiore consapevolezza e le tecnologie ci permettono di viaggiare meglio anche dal punto di vista ambientale.

L’industria aereonautica sta guardando con grande attenzione anche alla sostenibilità e all’efficienza. Sebbene non nell’immediato, si prevede che si diffonderanno aerei elettrici e ibridi, grazie anche ai massicci investimenti di operatori come Boeing e Airbus.

Proprio come sta succedendo per le auto, anche in questo comparto si punta ai velivoli autonomi, che potenzialmente potrebbero ridurre il rischio di errori umani, aumentando la sicurezza e riducendo i costi operativi.

I grandi player guardano con interesse anche alla stampa 3D – che può essere utilizzata per produrre parti di ricambio e componenti, riducendo tempi e costi di manutenzione e per creare prototipi e modelli – e ai materiali avanzati come i compositi e le ceramiche, utilizzati nella progettazione degli aerei per migliorare le prestazioni e ridurre pesi e consumi.

Anche il ricorso al digitale dà una mano. Internet degli oggetti (IoT) in primis. Nel settore aeronautico, l’IoT può essere utilizzato per tracciare i bagagli, monitorare le prestazioni delle apparecchiature e migliorare la manutenzione degli aerei, segnalando in anticipo eventuali problemi.

Queste tecnologie si intrecciano con quelle per la manutenzione predittiva, che utilizzano l’analisi dei dati e gli algoritmi ad apprendimento automatico per prevedere i guasti alle apparecchiature prima che si verifichino, sempre con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei velivoli e ridurre i tempi di fermo.

In un settore ad alto contenuto tecnologico come quello dell’aviazione non poteva ovviamente mancare l’Intelligenza artificiale, che può essere utilizzata per ridurre il rischio di guasti e incidenti, ottimizzare la manutenzione degli aerei e migliorare l’esperienza dei clienti.

Solo per fare un paio di esempi, le chatbot basate sull’Ai possono fornire ai passeggeri un’assistenza personalizzata, mentre i sistemi esperti possono aiutare le compagnie aeree a ottimizzare rotte e orari dei voli per ridurre ritardi e consumi.

Vanno poi menzionate le tecnologie basate sulla realtà aumentata (Ar), che possono fornire ai viaggiatori informazioni in tempo reale sullo stato dei voli e sulle varie offerte negli aeroporti. Inoltre, la Ar può servire anche per addestrare i piloti, permettendo loro di esercitarsi in un ambiente virtuale prima di passare alle situazioni reali.

Sempre dal lato utente, possono essere menzionate le applicazioni basate sulle blockchain, utilizzabili per archiviare in modo sicuro i dati dei passeggeri e le informazioni sui voli e consentire una gestione più rapida delle carte d’imbarco e dei bagagli, e quelle che si appoggiano alla biometria, che possono fluidificare i processi di imbarco, migliorando allo stesso tempo la sicurezza.

La diffusione della connettività in volo promette di migliorare l’esperienza dei clienti e la produttività di chi viaggia per lavoro, mentre l’esperienza degli anni della pandemia ha migliorato moltissimo le contactless technologies, che consentono di rendere ancora più agevole l’esperienza dei viaggiatori.

Infine, le compagnie stanno investendo sulle tecnologie di cloud computing, che consentono di migliorare l’efficienza delle operazioni delle compagnie aeree fornendo accesso a dati e analisi in tempo reale, e sui sistemi controllo del traffico aereo di nuova generazione, che permettono di ridurre i ritardi, migliorare la sicurezza e aumentare la capacità del sistema di spazio aereo.

Ma a volte rimane la paura di viaggiare

Nonostante questo dispiegamento di tecnologie (e, non trascurabile, il fatto che l’aereo rimane comunque il mezzo di trasporto più sicuro), non sono pochi quelli che sono terrorizzati dall’idea di trovarsi, dopo pochi minuti dal decollo, a qualche chilometro di altezza.

Si parla in questo caso di aerofobia, una condizione di ansia che può manifestarsi con sudorazioni, tachicardia, tremori, vertigini e disturbi gastrointestinali. Oltre alle manifestazioni fisiche, la paura di volare può dare anche sensazioni di inquietudine, fantasie catastrofiche e paura di perdere il controllo.

Non mancano però i consigli per affrontare e gestire al meglio questa fobia. Secondo Unobravo, un servizio di psicologia online, aiuta in primo luogo raccogliere informazioni, dato che spesso nei soggetti aerofobici il panico si innesca a causa di interpretazioni errate o eccessive delle normali condizioni di volo.

Si può anche frequentare un corso specifico: sono molte le compagnie aeree che offrono corsi specifici rivolti a chi soffre di aerofobia. Ancora, aiuta arrivare in aeroporto in anticipo – al contrario arrivare con i secondi contati può acuire lo stress -, scegliere il posto (chi soffre di vertigini non dovrebbe viaggiare lato finestrino) ed evitare bevande eccitanti.

Meglio poi ascoltare le indicazioni dell’equipaggio, a cui ci si può rivolgere per ottenere aiuto e conforto in caso di bisogno. Infine, si può provare con tecniche di rilassamento, come il training autogeno, che si basano sulla respirazione diaframmatica: imparare a controllare il respiro è, infatti, un ottimo metodo per allentare l’ansia e lo stress anche in volo.