26 Aprile 2024
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Upcycling: il riuso creativo fa bene al pianeta

È entrato nelle nostre case e nel nostro armadio tanto che ormai non si può ignorare il significato di upcycling: il riuso creativo che fa bene al pianeta

Tempo di lettura: 2 minuti

La Ellen MacArthur Foundation – dal nome della sua fondatrice e presidente Ellen MacArthur – definisce l’economia circolare come «un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. L’economia circolare è dunque un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun’altro.»

Un concetto affascinante che, oggi più che mai, si carica di importante significato. Esistono svariati modi per minimizzare gli sprechi, ma una delle pratiche più interessanti è sicuramente l’upcycling.

Cos’è l’upcycling?  

L’upcycling è un fenomeno trasversale che spazia dalla moda all’architettura. Non si tratta di semplice riciclo, ma della valorizzazione di un materiale di scarto che ha esaurito la sua funzione di partenza e che torna in gioco con un aspetto tutto nuovo. Nella lingua italiana non esiste un termine equivalente, ma può essere tradotto con la perifrasi “utilizzare materiali di scarto per creare nuovi oggetti che abbiano un valore maggiore di quello inziale”. 

L’origine della parola risale ad un’intervista di Thornton Kay all’ingegnere meccanico Reiner Pilz, pubblicata sulla rivista di architettura e antichità Salvo nel 1994. Per anni dimenticato, l’upcycling torna al centro dei riflettori in risposta all’attuale emergenza ambientale, tanto che il dizionario inglese Cambridge gli attribuisce il titolo di parola dell’anno 2019

Quali sono i vantaggi dell’upcycling rispetto al riciclaggio (recycling)?

Recycling e Upcycling sono due pratiche virtuose, ma vi è una sostanziale differenza: con il riciclo l’oggetto dismesso torna alle sue proprietà originarie, mentre grazie all’upcycling diventa qualcosa di totalmente nuovo. 

Oltre a creare valore l’upcycling combatte la cultura dell’usa e getta e, trattandosi di processi semplici ed artigianali, permette di risparmiare energia. Questa pratica consente inoltre di ridurre i costi di materie prime e produzione. E poi ricordiamoci che tutto può essere upcycling: i bancali si trasformano in divani o tavoli, i cestelli per la lavatrice in pouf o lampade, i copertoni di pneumatici in vasi di fiori e così via… non c’è limite alla fantasia!

L’upcycling e il fai-da-te vanno spesso a braccetto, ma anche diverse aziende hanno fatto di questa pratica il loro tratto distintivo. Il capostipite è sicuramente Freitag che, a partire dal 1993, ha creato un vero e proprio trend grazie alla linea di borse nate da teloni di camion, camere d’aria e cinture di sicurezza.

In questo particolare momento storico, investire in modo responsabile sulla creatività dando vita a prodotti unici può davvero fare la differenza.