27 Aprile 2024
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sistemi di accumulo

Stoccaggio: fattore abilitante di energia da fonti rinnovabili

I sistemi di accumulo, che permettono di immagazzinare l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili quali sole e vento, sono essenziali per lo sviluppo di energia pulita poiché consentono di risolvere il problema della variabilità delle risorse rinnovabili, stabilizzando al tempo stesso la rete elettrica

Tempo di lettura: 3 minuti

La transizione ecologica ed energetica passa attraverso le fonti rinnovabili per alcuni semplici motivi: il primo è che permettono in tempi brevi di produrre notevoli quantità di energia, senza particolari problemi di sicurezza o pericoli.

Secondo, la produzione è certamente calabile e, in Paesi come il nostro in cui c’è abbondanza di materia prima – il sole e il vento – e anche grande disponibilità di spazi – una recente analisi di Cerved ha individuato oltre 110.000 tetti industriali che ben si adattano all’installazione di pannelli fotovoltaici – permette grandi margini di manovra.

Soprattutto tenendo conto del fatto che la domanda di energia elettrica è destinata ad aumentare grandemente entro il 2050, comportando una profonda revisione del nostro sistema di distribuzione elettrico.

Secondo il Laboratorio Ref Ricerche la domanda di energia elettrica nel nostro Paese al 2050 ammonterà a 670 Twh, dei quali il 5% potrà ancora essere coperto con combustibili fossili: per questo motivo ci è chiesto uno sforzo notevole per lo sviluppo della produzione da energie rinnovabili e, soprattutto, per i sistemi di accumulo, fondamentali per immagazzinare elettricità e fornirla quando la produzione risulta inferiore alla domanda.

L’importanza dei sistemi di accumulo in uno scenario di produzione energetica rinnovabile

Perché, dunque, i sistemi di accumulo sono essenziali per lo sviluppo delle fonti rinnovabili? In primo luogo perché permettono di affrontare la variabilità delle risorse rinnovabili, come il sole e il vento.

Pensiamo alla mancata produzione di notte, la limitata efficacia dei pannelli quando c’è maltempo o la mancanza di vento che non fa girare le pale eoliche… le fonti rinnovabili, benché pulite sono instabili e intermittenti. Non sempre forniscono energia quando serve alla rete.

Ecco allora che i sistemi di accumulo immagazzinano l’energia prodotta in eccesso durante i periodi di abbondanza e la rilasciano quando la produzione è scarsa o non sincronizzata con la domanda.

Questa capacità di stoccaggio bilancia l’offerta energetica, assicurando una fornitura continua e affidabile; inoltre, gli accumulatori consentono una gestione più flessibile delle risorse, migliorando l’efficienza e contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra, promuovendo una transizione energetica sostenibile.

L’altro punto fondamentale è che i sistemi di accumulo contribuiscono a stabilizzare la rete elettrica migliorandone flessibilità, sicurezza e affidabilità dell’approvvigionamento energetico. Solo grazie al loro utilizzo è pensabile di integrare su larga scala le fonti di energia rinnovabile all’interno del sistema elettrico nazionale o europeo.

Infatti, il ruolo di stabilizzazione delle reti elettriche da parte dei sistemi di accumulo avviene in diversi modi:

  1. gestendone la frequenza, perché questi accumulatori di energia possono rispondere rapidamente alle fluttuazioni nella domanda elettrica e nell’offerta dalle fonti rinnovabili variabili. Regolando la produzione o l’assunzione di energia in risposta a queste fluttuazioni, contribuiscono a mantenere stabile la frequenza della rete elettrica
  2. gestendo i picchi di carico, perché durante i periodi di elevata domanda di energia, i sistemi di accumulo possono erogare l’energia immagazzinata riducendo la pressione sulla rete elettrica, prevenendo blackout o sovraccarichi
  3. riducendo le perdite di trasmissione, perché i sistemi di accumulo, posizionati strategicamente vicino ai punti di consumo, consentono di ridurre le perdite di trasmissione di energia elettrica attraverso linee elettriche lunghe
  4. integrando nella rete le energie rinnovabili, attraverso l’immagazzinamento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili quando è abbondante e il suo rilascio in rete quando serve, garantendo una fornitura costante e riducendo la dipendenza da fonti fossili per il bilanciamento energetico
  5. fornendo una riserva energetica di emergenza in caso di guasti improvvisi nella rete elettrica, assicurando così una fornitura di energia continua e minimizzando gli impatti negativi

Molto dipenderà nei prossimi anni dalla ricerca scientifica e dallo sviluppo di sistemi di accumulo efficienti, meno costosi degli attuali e dalla loro implementazione in impianti scalabili di grande dimensione.

Solo allora potremo sfruttare appieno il potenziale di produzione dalle fonti rinnovabili e attuare la transizione energetica, ormai improcrastinabile.