Vivere la vita in modo sostenibile e responsabile: un obiettivo personale che oggi riguarda un italiano su due e non la sola vita privata, estendendosi con forza anche all’ambito professionale, con un impatto importante sulle strategie di sviluppo delle aziende. Questo l’interessante dato emerso da una recente indagine condotta da Deloitte e intitolata ‘Il Cittadino Consapevole: comportamenti virtuosi in azienda per raggiungere un successo sostenibile’, che ha anche rilevato come le organizzazioni, a cui appartiene un intervistato su tre, abbiano già integrato il punto della sostenibilità nella propria strategia di crescita.
Una sostenibilità dalla portata ampia, che non tocca solo temi ambientali, ma anche economici e sociali, accogliendo le istanze di dipendenti sempre più sensibili nei confronti di temi ormai fortemente intrecciati, come il cambiamento climatico, la flessibilità operativa e il maggiore equilibrio tra lavoro e famiglia. Richieste che, se soddisfatte, sono in grado di portare benefici a tutte le parti in gioco: dal clima all’ambiente, dai collaboratori alle aziende stesse, che non vedono incrementare solo la produttività delle risorse, ma anche la propria ‘brand reputation’, rendendosi più attrattive nei confronti dei talenti. Le aziende più ricercate da questi lavoratori sono, infatti, quelle più impegnate in ambito sostenibilità, declinata in iniziative di benessere per i dipendenti e maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente.
Tanti i soggetti ritenuti responsabili di questo impegno all’interno delle organizzazioni. Innanzitutto, management e vertici aziendali, che hanno la responsabilità di incoraggiare l’adozione di pratiche responsabili ed etiche all’interno delle realtà che dirigono. Seguono dipendenti e azionisti. Al di fuori dai confini aziendali, i maggiori responsabili sono identificati, invece, nel governo, nei clienti e nei fornitori: tutti attori che possono contribuire in modo decisivo, promuovendo un veloce ed efficace processo di transizione verso la sostenibilità nel suo significato più ampio possibile.
Vaillant Group, una nuova “casa” nel segno del benessere aziendale
Storico specialista nel riscaldamento domestico, Vaillant Group rappresenta un ottimo esempio di come oggi le aziende si stiano impegnando attivamente sul fronte di una sostenibilità a tutto tondo. A solo un anno dall’inaugurazione della nuova Torre, Vaillant Italia ha completato i lavori di riqualificazione del proprio headquarter milanese lo scorso 27 settembre, coronando un progetto, che, sin dalle sue prime fasi, ha perseguito non solo obiettivi di efficientamento energetico, ma anche e soprattutto di benessere per i dipendenti. L’edificio oggi rispecchia un nuovo concetto di spazio lavorativo e human space planning, in grado di moltiplicare le occasioni di contatto e socializzazione, favorire lo scambio di idee e accelerare i processi d’innovazione: open space moderni si alternano a spazi ricreativi e di co-working, abilitando così nuove modalità di lavoro.
Il rinnovo della sede milanese rappresenta solo l’ultimo traguardo di un percorso che Vaillant sta portando avanti da tempo con azioni concrete di sostenibilità ambientale e sociale, che pongono al centro le persone. “Vedere completato un progetto per migliorare la vita di ognuno di noi mi rende estremamente orgoglioso”, ha affermato l’AD Gherardo Magri. “Ormai lo realizziamo tutti i giorni, il modo di lavorare di tutti noi è cambiato. L’evoluzione oggi reclama a gran voce il superamento di routine logoranti a beneficio di una work-life balance reale, la cui vera ricchezza risiede nelle relazioni e nel tempo. In Vaillant Group promuoviamo da sempre la migliore qualità della vita lavorativa possibile e, personalmente, sono tra i principali sponsor della flessibilità, della socialità e dell’importanza di prendersi una pausa per sbloccare l’immaginazione e la creatività. Oggi tutta la nostra casa – così ricca di colori, stimoli e spazi ricreativi – riflette il nostro modo di vivere il lavoro”.
Un’attenzione verso le persone che si estende anche al di fuori dell’ufficio, con l’ampliamento delle modalità di smart working e orario flessibile e azioni di welfare aziendale disruptive. Ne sono un esempio l’iniziativa Drive Home, nata per supportare i dipendenti che viaggiano coi mezzi e a cui, in caso di emergenze personali o altre necessità, viene garantito il rientro a casa grazie a due auto pool della flotta aziendale (una ibrida e una full electric) e il progetto Drive Electric, che consiste nel consentire l’utilizzo di un’auto pool full-electric fino a 4 giorni per lo spostamento casa-ufficio o anche a uso privato.
