La giornata mondiale senza tabacco, che si celebra il 31 maggio, apre quest’anno con qualche notizia dal mondo che fa riflettere. La prima è che la Nuova Zelanda punta ad arrivare entro il 2025 “libera dal vizio del fumo” come riporta una nota Ansa su dettagli diramati dal Guardian.
Per raggiungere tale obiettivo il governo progressista di Jacinda Ardern sta studiando alcuni provvedimenti quali I piani includono l’aumento graduale dell’età legale per fumare, il divieto di vendita di sigarette e prodotti del tabacco a chiunque sia nato dopo il 2004, rendendo il fumo di fatto illegale per quella generazione.
Inoltre, è stata presa in considerazione una riduzione significativa del livello di nicotina e la limitazione dei luoghi in cui è possibile vendere tabacco e sigarette.
La limitazione dei luoghi dove poter fumare è stata la scelta anche di Milano. Lo scorso gennaio, la giunta del Sindaco Sala aveva “stupito” i cittadini con una decisione: vietare il fumo prima in aree “delicate”, come le fermate dell’autobus dove il rischio del fumo passivo è molto alto.
Al 2030 il divieto di fumare all’aperto nella città di Milano potrebbe essere totale. Firenze anche sta prendendo simili misure. A Verona è già in vigore il divieto di fumare nei parchi giochi comunali.
In realtà in molti parchi e in tutto il mondo, già vige da tempo il divieto di fumare: non provate a farlo a New York, Parigi, Seul e Sydney. Le multe sono salate. E questo dimostra come il tema sia gravoso sia per la nostra salute che per l’ambiente.
È ancora troppo frequente il gesto di buttare il mozzicone per terra. Troppe di quei 15 miliardi di piccoli bastoncini che si fumano nel mondo, finiscono di rilasciare nell’ambiente sostanze tossiche come il catrame che arrivano fino alla falda acquifera.
E non bastano – anche se sono molto apprezzate – le azioni dei volontari per raccogliere i mozziconi. Come il Cicca day: giornata che vede in prima linea l’associazione Trieste Altruista nella raccolta dei mozziconi sulle spiagge.
È vero che ogni anno sempre più volontari scendono in campo, ma è sempre più spaventoso quante cicche vengono raccolte.