Un evento tutto dedicato all’approccio #Slow per riconoscere l’importanza della ‘lentezza’ e di quanto questa sia capace di aiutarci a recuperare una dimensione più sostenibile in ogni aspetto della nostra vita. Con questo obiettivo è nato nel 2015 lo Slow Brand Festival, appuntamento ideato da Patrizia Musso insieme alla redazione di Brandforum e organizzato in collaborazione con l’Associazione L’Arte del Vivere con Lentezza Onlus, fondata da Bruno Contigiani. Un appuntamento che da subito ha voluto rappresentare un momento vitale di approfondimento e confronto sull’evoluzione del fenomeno #Slow all’interno del mondo aziendale italiano, ogni giorno più ricco di nuovi casi esemplari, sia tra le grandi aziende che tra le Piccole e medie imprese. La necessità di introdurre una diluizione dei tempi di contatto e rafforzare le relazioni con gli stakeholder (presenti dentro e fuori dalle imprese) è, infatti, ormai avvertita in modo trasversale da tutto il mercato, facendo crescere l’attenzione verso nuovi temi come il benessere aziendale.
L’ultima edizione dello Slow Brand Festival si è tenuta il 18 maggio scorso presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha visto la premiazione dei vincitori delle cinque categorie Slow esaminate ogni anno: Slow Adv 2023, Slow Factory 2023, Slow Place 2023, Slow Web 2023 e Slow Boss 2023. Quest’ultima assegna un riconoscimento alla figura aziendale che più ha saputo distinguersi per scelte lungimiranti a livello gestionale, organizzativo e comunicativo. Otto i Boss selezionati quest’anno dagli esperti, una rosa su cui una giuria Under30 e il pubblico di Brandforum sono stati chiamati a esprimere la propria preferenza. Tra i candidati anche Maria Cristina Ceresa, Direttore Responsabile di GreenPlanner (testata focalizzata sui temi della sostenibilità), che ha così commentato la sua nomination: “Sono per lo slow journalism (approfondimento); per lo slow food (coltivazione sostenibile); lo slow tourism (arrivare dove ti portano le gambe) e in generale per tutto ciò che ci porta, non tanto a rallentare, quanto ad assaporare le esperienze. Però alla nomination come slow boss mi sono stupita e molto: non mi sento capo e da sempre apprezzo il lavoro in team… troviamo una nuova definizione per questa modalità collaborativa?”.
All’evento del 18 maggio è intervenuto anche Gherardo Magri, AD di Vaillant Group Italia, premiato come Slow Boss nel 2018 per aver operato a favore dei propri dipendenti e dell’ambiente circostante in modo virtuoso e lungimirante, mettendo in atto strategie d’impresa che hanno posto al centro le persone e i loro bisogni. In quell’occasione Magri aveva ringraziato le persone di Vaillant Italia per il premio ricevuto, affermando che il successo del suo modello di pensiero era dovuto alla condivisione con tutte loro. Questo modello ha creduto da sempre nella capacità di sapersi fermare per riflettere e pensare, per poi ripartire. In questa stessa ottica l’anno scorso Vaillant Group Italia ha lanciato ‘THE HUMAN SOCIETY. Inspired by Vaillant’, un’importante iniziativa con cui l’azienda intende promuovere la diffusione di un ‘nuovo umanesimo’ all’interno e al di fuori di tutte le organizzazioni interessate a lavorare a un progresso sostenibile, che sia di beneficio per l’ambiente e le persone. Il suo manifesto si basa su cinque pilastri fondamentali: Etica, Ambiente, Sviluppo, Inclusione e Valorizzazione di ogni individuo.