3 Maggio 2024
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Foreste sostenibili, raggiunto quasi il milione di ettari in Italia

Nel 2022, nel nostro Paese, è stata gestita in modo sostenibile una superficie di circa 925.609 ettari di foreste contro gli 892.609 ettari del 2021, pari a un incremento del 3,7%. Quattordici le regioni italiane certificate, Trentino Alto Adige in testa

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Crescono in Italia gli ettari di boschi e foreste gestiti in maniera sostenibile, ossia sottoposti a una pianificazione che ne preserva biodiversità, capacità di rigenerazione e tutto il potenziale per far svolgere loro le proprie funzioni ecologiche anche in futuro. Nel 2022 nel nostro Paese è stata complessivamente gestita in modo sostenibile una superficie di circa 925.609 ettari contro i circa 892.609 ettari del 2021, con un incremento pari al 3,7%.

Amministrare in questo modo boschi e foreste è importante per non impoverire una risorsa indiscutibilmente strategica per la sopravvivenza del pianeta. Boschi e foreste non servono, infatti, all’uomo solo per la raccolta del legno, ma anche per proteggere città e villaggi da frane, erosioni e colate di fango. Oltre a preservare l’esistenza di moltissimi ecosistemi, queste aree naturali sono, poi, fondamentali nella lotta all’inquinamento grazie alla loro capacità di assorbire anidride carbonica e rilasciare ossigeno.

Ad attestare la loro gestione sostenibile è una certificazione forestale detenuta in Italia da 14 regioni, con il Trentino Alto Adige in testa per superficie certificata. I dati sono forniti dal Rapporto Annuale del PEFC Italia, organo di governo nazionale del sistema di certificazione. In base al Rapporto, il Trentino Alto Adige vanta, nello specifico, una superficie forestale certificata di 556.147 ettari, considerando anche quelli curati dal Bauernbund – Unione Agricoltori di Bolzano, le aree gestite dal Consorzio dei Comuni Trentini e dalla Magnifica Comunità di Fiemme nella provincia di Trento.

Al secondo posto si collocano il Friuli Venezia Giulia (con 95.163 ettari, la maggior parte dei quali gestiti da UNCEM FVG) e il Veneto (con 76.294 ettari). Le regioni che vantano la maggior crescita sono, invece, l’Emilia Romagna e la Toscana, grazie soprattutto alla certificazione per la gestione forestale sostenibile e responsabile del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. In Toscana, inoltre, l’Unione dei Comuni Montani del Casentino ha certificato 5.764 ettari. Le Marche vantano ulteriori 9.208 ettari di boschi certificati grazie al progetto “CO2 S.Fo.Ma. MARCHE”, finanziato dal PSR Marche. Qui è stato registrato anche un incremento medio di 2,96 t di CO2/ha/anno rispetto alla non gestione, aspetto che apre alla possibilità di valorizzare la capacità del bosco di stoccare il carbonio e aprire a eventuali ‘crediti di sostenibilità’ verso realtà interessate a compensare le proprie emissioni nocive.

Parallelamente crescono le aziende che esibiscono certificazioni PEFC sui propri prodotti: si tratta di un marchio con cui si garantisce che il materiale a base legnosa contenuto in ciò che si vende proviene da foreste certificate. L’incremento riguarda un po’ tutte le categorie produttive, anche se a crescere sono soprattutto le aziende che producono carta per imballaggi, pallet, imballaggi in legno, tipografie e industrie grafiche, laminati e pannelli.

Vaillant, un contributo forte alla riforestazione

La preservazione e il ripristino delle foreste per il benessere del pianeta sono oggi al centro di tante iniziative promosse dalle aziende. Tra queste iniziative, spicca in particolare il progetto varato da Vaillant Group finalizzato alla riforestazione del nord della Costa Rica. Il progetto vanta già importanti numeri raggiunti: degli 818.000 alberi stimati, circa 600.000 sono stati infatti già piantati nel 71% dell’area eligibile.

L’iniziativa si colloca all’interno di una strategia climatica aziendale, con cui Vaillant Group si impegna a dimezzare le emissioni di CO₂ (Scope 1 e 2) generate dalle proprie attività commerciali entro il 2030, compensando le emissioni rimanenti attraverso certificati provenienti da progetti di rimboschimento avviati a partire dal 2020. Con il progetto di riforestazione della Costa Rica, Vaillant Group e Munich Re stanno piantando alberi su un’area di oltre 1.000 ettari precedentemente destinati al pascolo. Nei prossimi 40 anni, questi alberi cattureranno oltre 600.000 tonnellate di CO₂ dall’atmosfera, immagazzinando l’anidride carbonica nel lungo periodo. Il ripristino della foresta intende promuovere anche la biodiversità della fauna selvatica, migliorando la qualità dell’acqua nella regione. Importante anche l’impatto del progetto dal punto di vista sociale: la riforestazione offre, infatti, alle popolazioni locali prospettive a lungo termine grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro.