Dopo il lungo viaggio intorno al mondo nel 2009, l’imprenditore tedesco Christian Kroll ha fondato il motore di ricerca Ecosia.org per dare un supporto concreto alla lotta contro la deforestazione. Ad oggi i 15 milioni di utenti attivi di Ecosia in tutto il mondo hanno permesso di piantare più di 88 milioni di alberi (uno ogni 8 secondi circa) in circa 9.000 zone del mondo.[1]
Il 2019 è stato un anno particolarmente catastrofico per quanto riguarda le foreste. Si stima che siano scomparsi circa 12 milioni di ettari in Amazzonia, 27 mila ettari del Bacino del Congo, oltre 8 milioni nell’Artico e 328 mila ettari tra foreste e altri habitat in Indonesia. Inoltre,l’Australia ha registrato gli incendi boschivi più pericolosi e catastrofici della storia, che hanno distrutto oltre un quinto delle foreste del Paese.
Le conseguenze della deforestazione sono estremamente gravi per il pianeta, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria. Infatti, le foreste sono in grado di assorbire grandissime quantità di CO2 nell’atmosfera. Secondo i dati del WWF, la sola foresta amazzonica accumula dai 150 ai 200 miliardi di tonnellate d carbonio. Al giorno d’oggi, per fermare il fenomeno, sono nate numerose associazioni e progetti, tra cui il motore di ricerca zero emission Ecosia.org.
Come funziona Ecosia
Sebbene sia una società a scopo di lucro, Ecosia dona l’80% dei propri introiti al WWF, il quale li investe in progetti per la salvaguardia della foresta tropicale.
L’azienda fattura tramite i proventi pubblicitari delle ricerche effettuate dagli utenti, esattamente come fanno gli altri motori di ricerca, ma non solo. Infatti, grazie alla tecnologia sviluppata da Yahoo, i risultati delle ricerche eseguite con Ecosia includono messaggi pubblicitari che generano guadagni attraverso i clic degli utenti stessi. Inoltre, nelle ricerche compaiono link di aziende affiliate a scopo di lucro, denominati “Ecolinks”, che consentono agli utenti di generare donazioni attraverso gli acquisti online.
Perchè sceglierlo come motore di ricerca?
Secondo i dati presentati da Ecosia, questo motore di ricerca green è in grado di abbattere il 100% delle emissioni di anidride carbonica causate dai data center, dagli uffici e dai device attraverso progetti di compensazione delle emissioni di carbonio, che prevedono il finanziamento di attività volte alla protezione dell’ambiente. Inoltre, utilizza il 100% dei ricavi generati dagli Ecolinks per finanziare il programma “Progetti Ecosia”. La distribuzione dei ricavi nelle varie attività umanitarie e ambientali viene decisa attraverso la votazione degli utenti. Infine, per assicurare la trasparenza dei risultati, Ecosia pubblica mensilmente i report finanziari e quelli relativi alla sua attività di riforestazione.
Oltre
al nobile obiettivo di salvaguardare il Pianeta, Ecosia tutela anche la privacy dei propri utenti evitando la loro profilazione.
[1] Dati Ecosia.org