Piantare alberi a Parma è diventato un must. Cittadini, aziende, pubblica amministrazione, Università: molti parmensi hanno deciso che la loro città (e dintorni) debba rigenerarsi attraverso un’attività ben radicata spazi sempre più verdi.
E boschi soprattutto. La convinzione è che questi nuovi boschi, caratterizzati per biodiversità, vitalità e capacità di rigenerazione, possano apportare importanti benefici sociali, ambientali e anche economici alla comunità parmense
Tanto è vero che è nato anche il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma che si è già imposto un primo, significativo traguardo: mettere a dimora almeno 15.000 piante e arbusti proprio entro l’inizio della primavera di quest’anno.
Maria Paola Chiesi, dell’onomina azienda farmaceutica è la presidentessa del Consorzio Forestale: “La nostra idea – spiega – è quella di fare rete e di rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore la prosperità della società in armonia con il pianeta. Come? Partendo da un gesto tanto semplice quanto significativo: piantare alberi. Si possono consorziare aziende, enti e privati che abbiano la disponibilità di un terreno da imboschire, che vogliano finanziare l’attività di piantagione o donare il proprio tempo, attraverso il volontariato“.
Sono diversi i modi in cui il Consorzio supporta questi soggetti: innanzitutto può offrire consulenza per la progettazione dell’impianto e può fornire le piantine da mettere a dimora, appoggiandosi ai vivai regionali. Inoltre, a livello di servizi, il Consorzio si impegna affinché le nuove aree boschive ottengano la certificazione Pefc, sinonimo di gestione forestale sostenibile.
I soggetti interessati ad associarsi al Consorzio possono consultare la sezione Aderisci sul sito Web www.kilometroverdeparma.org: in funzione della loro natura (azienda, Ente pubblico, Scuola, cittadino) riceveranno così indicazioni molto specifiche.
Anche le Scuole parmensi di ogni ordine e grado sono state coinvolte: è nato così un progetto specifico, denominato WeTree, che mira a sensibilizzare e informare gli studenti sull’importanza e sul valore dei boschi perenni e del verde urbano per la collettività.
Nel naming, il progetto richiama il concetto di Effetto Tree, espresso da Maria Salomoni nella pubblicazione Alberi e Città, curato per la Regione Emilia-Romagna: il riferimento è al contributo che le piante possono dare in termini di mitigazione del cambiamento climatico, rimozione degli agenti inquinanti, emissione di Voc (composti organici volatili), effetto energetico e benessere psicofisico delle persone.
Intanto, l’Università di Parma non si è fatta attendere: a gennaio sono state messe a dimora 360 nuove piante, 110 sono state le sostituzioni di alberature malate, 18 le nuove aiuole mobili.
“Per l’Università di Parma – è il commento del prorettore vicario Paolo Martelli, coordinatore del Gruppo Ateneo sostenibile – l’azione sul verde si aggiunge a numerose altre in diversi ambiti, dalla mobilità sostenibile ai risparmi nei consumi, sulle quali siamo tutti chiamati ad agire con passione e responsabilità“.