7 Maggio 2024
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circular home

Arredare un appartamento in perfetto “stile circolare”

La casa costa un po' di meno se si adotta un approccio circolare. Lo conferma un intervento di social housing a Milano, che può fare da modello per altre operazioni simili

Tempo di lettura: 2 minuti

Il bello dell’economia circolare è che la puoi applicare dappertutto, dal business delle grandi multinazionali fino agli elettrodomestici di casa: basta immaginarsi il modo per incurvare la linea diritta dell’economa tradizionale e il gioco è fatto, con vantaggi per l’ambiente e il portafogli.

Una delle ultime declinazioni dei concetti dell’economia circolare è quella di 5Square, un complesso residenziale risultante dalla ristrutturazione di cinque edifici abbandonati da decenni nella zona sud di Milano.

L’operazione, realizzata da Redo Sgr, è stata all’insegna della circolarità fin dall’inizio: invece di abbattere gli edifici, già in fase di progetto si è infatti scelto di riusare il più possibile le strutture in calcestruzzo preesistenti.

Il complesso abitativo è stato poi pensato per l’housing sociale: dei 468 appartamenti, 279 sono in affitto e 164 sono in vendita a canoni convenzionati (altri 25 appartamenti sono destinati a servizi residenziali), a una media di 500 euro di affitto al mese e di 2.000 euro metro quadrato in caso di vendita (cifre che valgono per un appartamento di 75 metri quadrati).

Come abbiamo detto, la circolarità caratterizza tutto il progetto e arriva fino all’interno degli appartamenti: pagando una rata di circa 100 euro al mese, gli inquilini possono infatti noleggiare i mobili della cucina e del soggiorno, quelli per le camere e per i bagni, oltre agli elettrodomestici della cucina (frigorifero, forno, lavastoviglie, cappa, piano cottura) e del bagno (lavatrice e asciugatrice).

Il noleggio dura 8 anni (4+4, come i normali contratti d’affitto) e al termine del periodo gli arredi vengono ritirati dal produttore e avviati allo smaltimento o al riutilizzo totale o parziale.

Oltre al vantaggio economico per gli inquilini e alla garanzia del corretto recupero degli arredi, questo modello comporta anche una riduzione delle emissioni pari a circa 370 kg CO2eq ogni anno per appartamento.

Affittare mobili anche per l’home staging

Il noleggio degli arredi può essere anche una buona strategia di marketing per vendere o affittare un’abitazione: è questa l’idea alla base dell’home staging, che consiste nel presentare al meglio una casa in modo da far colpo sui possibili interessati (che spesso decidono di informarsi sulla vendita o l’affitto online, guardando gallery di immagini, contesto in cui la concorrenza per risultare visibili è altissima).

L’home staging consiste di tre fasi: la prima è divisa tra analisi dell’esistente e progettazione, durante la quale l’home stager valuta spazi, proporzioni, colori e illuminazione della casa in modo da realizzare una proposta di progetto, corredata di fotografie, rendering 3D e video, stimando costi e tempi di realizzazione.

C’è poi l’home stage virtuale, che comprende di solito un home book, una cartella in cui sono presenti i materiali e gli arredi che serviranno per vendere casa e l’annuncio sui siti specializzati, a cui segue l’home staging fisico, cioè l’allestimento definitivo della scenografia, in cui vengono messi in risalto i pregi dell’abitazione.

È in questa fase che entra in gioco il noleggio degli arredi, che permette all’home stager di valutare ogni tipologia di arredo senza dover impegnare ingenti risorse finanziarie.