Investire in nuove competenze per passare definitivamente da un modello economico lineare a uno più sostenibile e circolare. Questa la direzione in cui spingere per poter vincere la sfida della transizione ecologica: una sfida prima di tutto culturale, che richiede con urgenza impegni concreti sul fronte della formazione. Una posizione condivisa da Erion WEEE (Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), CDCA (Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, EconomiaCircolare.com) ed ENEA, che insieme hanno dato recentemente il via al programma formativo “Training for Circularity – Borse di Studio”.
Nello specifico, il programma ha bandito dieci borse di studio per laureati, stanziate per promuovere nuove professionalità nel campo dell’economia circolare con specifico riferimento al settore dei RAEE e del green marketing. Assegnatari sono stati due ragazzi e otto ragazze provenienti da diverse facoltà (Ingegneria, Scienze ambientali, Design industriale e Marketing) che hanno già iniziato il percorso di formazione, seguendo cinque diversi iter di studio-lavoro della durata di dodici mesi. Complessivamente, un percorso a 360° sul tema della circolarità nella filiera dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, che si articola tra formazione teorica, workshop e training on the job, andando a trattare non solo lo sviluppo di strumenti ‘ecoinnovativi’ per il trattamento di questi rifiuti, ma anche la gestione di banche dati, la network analysis dei flussi di risorse, la valutazione della catena del valore, l’analisi dei potenziali flussi delle materie prime critiche e le strategie di comunicazione, marketing e fundraising per la sostenibilità.
La sostenibilità oltre il tema dell’ambiente
Queste Borse di Studio si inseriscono in un contesto generale che, in Italia, sta registrando una forte crescita di interesse nei confronti delle professionalità green. A moltiplicarsi non è solo il numero delle aziende alla ricerca di figure specializzate in questo ambito, ma anche quello di giovani intenzionati a dare un contributo concreto alla transizione ecologica, unendo la passione per le tematiche ambientali a skill specifici. Per promuoverne il confronto, Edizioni Green Planner ha recentemente organizzato presso l’Università Bicocca di Milano il Summer Camp intitolato “Green Company cercano Green Jobber”: evento che ha visto la partecipazione di Vaillant, da 149 anni protagonista nella tecnologie per il comfort domestico. Al dibattito l’azienda ha dato uno stimolante contributo grazie all’intervento di Gherardo Magri, AD di Vaillant Group Italia, focalizzato in particolar modo a espandere il tema della sostenibilità oltre i puri confini tradizionalmente legati ai temi ambientali.
“Attraverso la nostra vision ‘Taking care of better climate’, noi di Vaillant Group Italia desideriamo esprimere lo spirito del ‘prendersi cura’ nella sua accezione più ampia, quindi degli aspetti strategici in ogni settore di attività, tra cui la relazione tra le persone in tutte le possibili declinazioni. In ottica di progresso, per prendersi cura delle persone è necessario mettersi in gioco in prima persona e questa è proprio la nostra aspirazione: offrire il nostro contributo e mettere a disposizione esperienza, competenze e attitudini in grado di favorire un progresso sociale sostenibile e condiviso, a beneficio dell’ambiente e delle persone”, ha affermato Gherardo Magri, ricordando l’iniziativa aziendale ‘THE HUMAN SOCIETY. Inspired by Vaillant’ e il relativo Manifesto, presentato l’anno scorso dall’azienda e basato su cinque fondamentali pilastri: Etica, Ambiente, Sviluppo, Inclusione e Valorizzazione di ogni individuo. Un Manifesto in cui l’ambiente rappresenta un importante capitolo, da inserire, però, in un contesto decisamente più ampio. “In Vaillant Group Italia scegliamo persone che credano in questi valori, in questi cinque principi chiave che sono alla base della nostra cultura aziendale”, ha proseguito Magri.
Decisamente positivo il feedback espresso dai ragazzi che hanno seguito l’intervento. “Ho trovato molto interessante la spinta di Vaillant verso un ambiente lavorativo sano, caratterizzato da una particolare attenzione al lato umano e al benessere dei lavoratori”, ha commentato uno studente. “Andrei a lavorare volentieri in Vaillant: condivido la filosofia aziendale basata sulla sostenibilità e sulla serenità dell’ambiente di lavoro”, ha affermato un altro. “In Vaillant vedo un’azienda innovativa a 360°, che non insegue la crescita fine a sé stessa, ma obiettivi da raggiungere attraverso passi concreti che prendono in considerazione anche il benessere dei dipendenti”, ha detto un’altra studentessa presente all’evento.
In sostanza, un apprezzamento generale nei confronti di una realtà che guarda alla sostenibilità nella sua interezza e che si fa promotrice di modelli organizzativi, di vita e di consumo più etici, favorendo la nascita di un nuovo Umanesimo Aziendale.
