30 Aprile 2024
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case in legno

Case in legno, per azzerare le emissioni nocive al 2050

Ormai si costruiscono in legno edifici multipiano e addirittura grattacieli. Costruire e ristrutturare con il legno è uno dei trend più significativi da tenere in considerazione nel 2020 e nei prossimi anni

Tempo di lettura: 3 minuti

Le cause dell’inquinamento non sono soltanto da imputare agli autotrasporti o all’agricoltura e all’industria: gli edifici e il settore dell’edilizia sono infatti responsabili del 39% di tutte le emissioni di CO2 nel mondo (fonte: World Gbc).

Nel dettaglio, le emissioni di gestione (dall’energia utilizzata per riscaldare, raffreddare e illuminare gli edifici) contano per il 28% – e sono oggetto degli sforzi di efficientamento energetico -, mentre il restante 11% proviene da emissioni di CO2 incorporate, associate a materiali e processi di costruzione durante l’intero ciclo di vita dell’edificio.

Fare in modo che in questo settore si abbattano le emissioni costruendo in modo sostenibile è quindi fondamentale e per questo motivo il World Green Building Council (World Gbc) – una rete di aziende mondiale che si occupa di sostenibilità delle costruzioni – ha lanciato una nuova e audace visione su come gli edifici e le infrastrutture, in tutto il mondo, possono contribuire a ridurre le emissioni globali di carbonio entro il 2050.

La visione proposta dal World Gbc prevede obiettivi specifici: entro il 2030, tutti i nuovi edifici, le infrastrutture e le riqualificazioni dovranno emettere il 40% in meno di CO2 incorporata con riduzioni significative delle emissioni derivanti dai materiali e dalla fase di costruzione.

Quindi, entro il 2050, tutti i nuovi edifici, le infrastrutture e le riqualificazioni dovranno azzerare le emissioni di carbonio incorporate e tutti gli edifici, incluso il patrimonio edilizio esistente, dovranno azzerare le emissioni di carbonio in fase d’uso.

In questo contesto le case in legno, che già destano interesse, saranno sempre più apprezzate e richieste. Il materiale legno, infatti, se utilizzato correttamente è in grado di immagazzinare più carbonio di quanto ne viene emesso per le operazioni di raccolta, trasformazione, trasporto e montaggio che lo trasformeranno in una casa.

I dati del rapporto Tackle Climate Change: Use wood dell’associazione Bc Forestry Climate Change Working Group mostrano che le emissioni nette di CO2 del legno sono addirittura negative (-0,0 tCO2eq/m3) e favorevoli rispetto alle pur basse emissioni di cemento alleggerito (0,5) e mattoni (0,2).

Costruire in legno, quindi, conviene economicamente e ambientalmente; non ci sono nemmeno problematiche tecniche che ne sconsiglino l’utilizzo.

Le nuove soluzioni tecnologiche, infatti, dall’Asia all’Europa, permettono la costruzione di condomini e di edifici in legno alti anche più di 10 piani.

In alcuni Stati, come negli Usa, le amministrazioni stanno modificando le proprie regolamentazioni per permettere quella che, dopo oltre un secolo di cemento e acciaio, può essere definita una vera rivoluzione. E per il futuro il cielo sarà l’unico limite: in Giappone c’è chi già sta immaginando un grattacielo di oltre 70 piani.

Restando con i piedi per terra però sono diversi gli esempi di realizzazioni edilizie e di ristrutturazioni importanti fatte con il legno; lo dimostrano i recenti progetti premiati al Wood Awards di Londra, concorso istituito nel 1971 per incoraggiare l’utilizzo di questo materiale nel design e nell’artigianato.

In primis, la trasformazione della Royal Opera House da parte dell’architetto Stanton Williams che, utilizzando il legno come materiale, ha reinterpretato la casa del balletto e dell’opera di fama mondiale e trovato il giusto equilibrio tra patrimonio culturale e XXI secolo.

O come MultiPly, un padiglione realizzato a forma di labirinto verticale, con moduli sovrapposti e scale in legno di latifoglia che creano spazi intrecciati e permettono alle persone che lo esplorano di apprezzare l’uso del legno in architettura.

Sempre più costruzioni in legno, per tutti quindi, come conferma la scelta del salone dell’abitare, Maison&Loisir 2020, che ha messo l’ambiente al centro della sua nona edizione caratterizzando l’esposizione con proposte green, dagli allestimenti fino alla gestione operativa della manifestazione, e trattando il tema della sostenibilità con la rinnovata sensibilità ambientale che è emersa con forza nel 2019, soprattutto da parte delle nuove generazioni.