Una giornata mondiale dedicata alle foreste pluviali per ricordare a tutti la loro importanza, ma soprattutto i tanti pericoli che le stanno minacciando. Primo tra tutti il loro disboscamento incontrollato, che sta mettendo a rischio la stessa sopravvivenza del pianeta. Questo il senso del ‘World Rainforest Day’, la giornata nata su iniziativa dell’organizzazione ambientalista statunitense Rainforest Partnership e celebrata ogni anno il 22 giugno, a partire dal 2017. Una ricorrenza che vuole onorare le foreste pluviali, ma soprattutto stimolare azioni concrete per riuscire a preservarle.
Risorse naturali fondamentali per la nostra vita, queste foreste producono il 20% dell’ossigeno che respiriamo e buona parte dell’acqua dolce che beviamo. Assorbono, inoltre, una grande quantità del nostro biossido di carbonio, stabilizzano i modelli climatici a livello mondiale e ospitano circa la metà delle specie animali e vegetali del nostro pianeta, contribuendo così al mantenimento della biodiversità. Tutte funzioni vitali messe a rischio dal disboscamento incontrollato di aree che oggi perdono circa 40 campi da calcio di foreste al minuto. Un abbattimento che non solo pone in pericolo l’equilibrio naturale della Terra, ma produce anche enormi quantità di anidride carbonica. Si calcola, infatti, che la deforestazione stia contribuendo per il 15% sulle emissioni globali di CO2, ossia più di quella prodotta da tutte le automobili di Stati Uniti e Cina messe insieme.
Come fare per fermare tutto questo? Compiendo piccole, ma importanti azioni. In ambito alimentare, si può scegliere, per esempio, di mangiare meno carne e molta più verdura. La produzione di carne bovina è, infatti, una delle principali cause all’origine della deforestazione tropicale: si calcola che circa 2,71 milioni di ettari di foresta pluviale vengano distrutti ogni anno in America Latina per realizzare ranch in cui allevare bestiame da macello. Si può, poi, contribuire alla preservazione di queste aree vitali per il pianeta, acquistando solo prodotti provenienti da foreste sostenibili: territori soggetti a ‘pianificazione’, ossia salvaguardati grazie a tagli boschivi limitati e controllati, che aiutano a mantenere in vita uno dei patrimoni naturali più importanti al mondo.
24 maggio: Giornata Europea dei Parchi
Accanto alla Giornata Mondiale della Foresta Pluviale, fissata il 22 giugno, la celebrazione dei polmoni verdi del pianeta trova ogni anno un altro momento importante: il 24 maggio, data in cui ricorre, dal 1999, la Giornata Europea dei Parchi. Istituita dalla Federazione Europea dei Parchi (EUROPARC), la giornata è un invito a riconnettersi con la natura per ritrovare quei tesori che rendono i parchi così speciali. In Italia i primi Parchi furono creati nel 1922 con il Gran Paradiso e il Parco d’Abruzzo, successivamente diventato Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. La celebrazione si sviluppa, in realtà, su più giorni con una serie di iniziative nei due fine settimana a cavallo della data stabilita, per permettere il massimo della partecipazione da parte di tutti grazie anche a calendari che prevedono ricchi programmi di eventi, escursioni e attività ambientali nei parchi e nelle aree protette.
Vaillant Group, in prima linea per la riforestazione della Costa Rica
La protezione delle foreste pluviali è oggi al centro di molte strategie climatiche aziendali che, oltre a puntare sulla riduzione delle emissioni di CO₂, fanno leva sempre più spesso sulla logica della compensazione. Su questo fronte si distingue, in particolare, Vaillant Group che, pochi mesi fa, ha lanciato il suo primo progetto di riforestazione nel nord della Costa Rica. Assieme a Munich Re, l’azienda sta piantando una nuova foresta emergente su un’area di oltre 1.000 ettari, precedentemente destinati a pascolo. Nei prossimi 40 anni gli alberi piantati cattureranno oltre 600.000 tonnellate di CO₂ dall’atmosfera, permettendo di immagazzinarla nel lungo periodo. Con il progetto di ripristino della foresta pluviale, Vaillant Group intende promuovere anche la biodiversità della fauna selvatica e migliorare la qualità dell’acqua nella regione, il tutto offrendo alle popolazioni locali prospettive sociali a lungo termine grazie alla creazione di nuovi posti di lavoro.
