25 Aprile 2024
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Welfare, il benessere delle persone al centro delle iniziative aziendali

Il welfare aziendale come strumento di fidelizzazione dei dipendenti, attrazione di nuovi talenti e incentivo alla produttività delle risorse. Uno strumento, in altri termini, in grado di introdurre benefici per tutti, spingendo sempre più organizzazioni ad adottarlo in modo strutturale. Realtà come Vaillant Group Italia, che accanto a questo tipo di programma sta proponendo un ‘Nuovo Umanesimo’ aziendale impegnato a mettere le persone costantemente al centro

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Oggi in Italia il welfare aziendale ha assunto un’importanza ormai strategica. La possibilità di creare benessere diffuso tra i lavoratori aiuta, infatti, le organizzazioni a creare un clima migliore, incrementando in modo sostanziale i risultati di business. Non a caso sono tantissime le aziende che hanno già attivato questo tipo di programma, generando un circolo virtuoso in grado di premiare tutte parti in gioco. Sul tema è stato recentemente organizzato il convegno ‘Welfare aziendale e Worklife balance: nuovi bisogni e nuove risposte’, promosso da Linea Aziende (divisione PMI di Generali Assicurazioni) in collaborazione con il magazine Economy: un evento che è stato l’occasione per approfondire l’evoluzione del welfare aziendale, analizzandone la capacità di promuovere una gestione più moderna, lungimirante e vantaggiosa delle risorse umane.

In Italia risale al lontano 1986 la prima normativa dedicata specificatamente a quest’ambito, seguita nel tempo da modifiche e integrazioni che ne hanno avviato una lenta e continua evoluzione. Almeno fino allo scoppio della recente pandemia, quando è stata registrata un’importante accelerazione nell’adozione dei programmi di welfare in risposta ai nuovi paradigmi operativi. Il ricorso forzato allo smart working come unica strada per garantire la continuità delle operazioni di business ha obbligato, infatti, le aziende a creare nuovi legami con i lavoratori per riuscire a riconsolidare quei rapporti che si erano inevitabilmente affievoliti a causa dell’isolamento sociale imposto. E non è un caso che in questo scenario di disaggregazione proprio le imprese che hanno puntato sul welfare siano uscite meglio dalla crisi, anche (ma non solo) dal punto di vista economico. INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha calcolato che nel periodo pandemico le aziende che hanno promosso programmi di questo tipo hanno registrato addirittura un incremento di produttività del 6%, un risultato tre volte superiore rispetto a chi non ha investito in questa direzione.

Il welfare come strumento di protezione

L’importante ritorno offerto alle aziende dall’adozione dei programmi welfare è testimoniato in modo evidente dalla percentuale crescente di organizzazioni che li stanno offrendo. Se nel 2019 le imprese italiane attive su questo fronte erano infatti il 45,9% del totale, a fine 2021 avevano raggiunto il 52,3% e il dato, secondo INPS, è ancora in crescita. D’altra parte, oggi chi lavora non cerca solo il corretto riconoscimento del proprio impegno e dei propri sforzi attraverso lo stipendio, ma anche una protezione nei propri confronti e del proprio nucleo familiare. Il welfare aziendale è in grado di assicurare tutto questo, promuovendo anche un interessante senso di appartenenza che genera corresponsabilità e orgoglio nei dipendenti. Il datore di lavoro ottiene, quindi, importanti ritorni anche per quanto riguarda l’engagement: una soddisfazione che riduce persino il tasso di assenteismo delle risorse grazie al maggiore benessere garantito. E questo benessere diventa uno strumento utile anche per l’attrazione dei talenti, quindi fondamentale per l’evoluzione strategica della stessa azienda.

Dal punto di vista fiscale, va poi sottolineato che, promuovendo programmi di welfare, le imprese ottengono vantaggi diretti sui costi. Infatti, la normativa ne prevede la deducibilità a fini IRES/IRAP e un risparmio contributivo sulle spese del personale. I benefici sono, quindi, tantissimi e di varia natura per tutti.

La testimonianza di Vaillant Group Italia

Numerose le testimonianze portate al convegno da parte di aziende che da tempo offrono programmi di welfare ai propri dipendenti. Nel corso del suo intervento Gherardo Magri, Amministratore Delegato di Vaillant Group Italia ha raccontato alla platea come il rinnovamento della sede di Milano non sia stato solo l’occasione per rendere più green e sostenibile l’edificio, ma anche per contribuire a far stare meglio i dipendenti in un ambiente di lavoro integrato con lo smart working, una modalità di lavoro che ormai rappresenta un importante strumento di worklife balance. “Abbiamo deciso di accompagnare l’adozione dello smart working con un percorso di trasformazione della cultura aziendale, oggi basata su un nuovo modello di leadership, fondato molto più sulla fiducia e sulla responsabilità e meno su controllo” afferma l’AD Gherardo Magri, convinto che i cambiamenti in atto rappresentino dei grandi vantaggi competitivi per il futuro di Vaillant Group Italia. I nuovi spazi aziendali sono stati pensati in logica funzionale per raccogliere risorse dedicate anche ad attività diverse, ma con forti necessità di collaborazione. L’organizzazione è, poi, diventata più fluida, centrata sui progetti e non sui ruoli, nominando i responsabili in base alle competenze e alle conoscenze sulla materia di volta in volta trattata. “Il rinnovamento è stato profondo e pensato per promuovere un nuovo benessere personale e lavorativo. D’atra parte, da tempo il nostro claim è ‘Taking care of a better climate’, inteso non solo come comfort, ma anche come clima tra le persone. In quest’ottica abbiamo deciso, tra l’altro, di aprire uno spazio interamente dedicato alla cultura: una biblioteca che oggi conta 300 libri, ma che ha l’obiettivo di arrivare presto a 3.000 volumi” prosegue Magri, ricordando anche il lancio di ‘The Human Society. Inspired by Vaillant’, un progetto con cui l’azienda intende promuovere la diffusione di un ‘nuovo umanesimo’ all’interno e al di fuori di tutte le organizzazioni interessate a lavorare a un progresso sostenibile, che sia di beneficio per l’ambiente e le persone. Cinque i pilastri su cui è basata l’iniziativa: etica, ambiente, sviluppo, potere delle differenze, valore di ogni individuo. Cinque macro temi su cui Vaillant Group Italia porterà avanti azioni concrete a sostegno di un progetto visionario, ma dai contorni estremamente chiari e definiti.