29 Marzo 2024
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Tra gli hobby green spunta quello di produrre il miele in casa

Dopo le marmellate fatte con la frutta raccolta nel proprio giardino, anche il miele potrebbe essere prodotto in casa

Tempo di lettura: 3 minuti

Certo, il processo è un po’ più complicato che fare le marmellate. A partire dalla produzione della stessa materia prima. Ma avere le api in giardino o sul tetto del condominio (a proposito il 20 maggio si festeggia la giornata delle api) sta diventando una moda interessante. Soprattutto nelle grandi metropoli.

A Berlino c’è un vero e propri boom, anche se Giuseppe Manno di Apiculturaurbana.it ci mette subito sul chi va là: “Mettere le api in giardino non è un gioco, al contrario di quello che dicono diverse startup che sull’onda del motto save the bees hanno realizzato e venduto arnie di design per raccogliere miele senza venire in contatto con le api“.

In effetti, solo il pensiero che un’ape ti possa pungere (e poi morire) non rende sereni. “Le api sono insetti selvatici – precisa Mannoe sebbene si adattino in spazi costruiti dall’uomo rimangono esseri liberi“.

Le attenzioni che richiedono sono molte. Forse o più di un animale domestico: “Hanno bisogno di cure e supervisione per intervenire tempestivamente in caso di problemi o patologie“.

Proprio per questo il primo consiglio che l’apicoltore urbano si sente di dare è di seguire un corso per avere le basi per condurre un alveare “anche se – ammette – per apprendere a pieno tutti i segreti e le particolarità di questi straordinari esseri ci vogliono anni“.

In epoca di Webinar, Apiculturaurbana.it ha messo a punto un videocorso che con un linguaggio adatto ai principianti spiega passo passo come prendersi cura di questi insetti durante tutto l’arco della stagione apistica.

Oltre aun kit che comprende strumenti e attrezzi del mestiere – spiega ancora Mannoabbiamo realizzato un network di apicoltori professionisti dai quali è possibile acquistare le api“.

In Italia è vietato spedire lo sciame con corriere tradizionale “e di conseguenza possiamo solo indicare dove andare a recuperarlo direttamente“.

Insomma, la faccenda si fa interessante. Per questo a Manno abbiamo fatto una vera e propria intervista che incomincia da una domanda importante: in quanto tempo è possibile aprire questa attività e a quanto si aggira l’investimento?

Si può partire da zero nel giro di pochi giorni con una piccola spesa per il kit e le api; i nostri kit partono da 499 euro, mentre il prezzo degli sciami dipende dalla forza del nucleo di api, ovvero da quante api è composto. I prezzi si aggirano intorno ai 90-120 euro (questo almeno è il prezzo a marzo 2020), dipende dal periodo dell’anno e dalla zona o eventuali certificazioni biologiche“.

In che caso sconsiglia di iniziare questa avventura?

Prima di cominciare è necessario capire se ci sono le condizioni di spazio a disposizione dove mettere le api. Sebbene l’apicoltura urbana sia ormai in forte espansione non esiste ancora una normativa precisa che la regolamenta di conseguenza bisogna rifarsi alla regolamentazione vigente (Legge 24 dicembre 2004, n. 313) che richiede distanze precise dai confini con vicini e da strade.

Un giardino condominiale molto frequentato per esempio non è il luogo adatto né tanto meno un piccolo balcone. Siamo i primi a dire che se non ci sono le condizioni non si può fare: un grande giardino di proprietà, un orto, un terrazzo di un attico o un tetto piano potrebbero invece prestarsi.

Nel dubbio, prima di iniziare, è possibile chiedere un parere preventivo all’Ats veterinaria di competenza per verificarne la fattibilità, e attenzione agli adempimenti burocratici: come tutti gli animali è necessario fare una denuncia all’anagrafe apistica nazionale“.

Insomma, possiamo dedicarci alla produzione di miele casalinga come hobby?

Sicuramente: le nostre video guide spiegano come prendersi cura delle api seguendo il loro naturale ciclo di sviluppo senza stress né per le api né per l’apicoltore. L’obiettivo non è certo una produzione intensiva di miele, non dobbiamo portare a casa uno stipendio, ma solo avvicinarci a questo mondo e beneficiare della meraviglia che ci trasmette.

È, comunque, una passione che richiede tempo: non è vero che basta metterle in un angolo e loro fanno il miele. Quindi almeno una visita alla settimana è necessario farla. Anche se, per esperienza, questa è forse una delle raccomandazioni meno seguite: di solito scatta un’irrefrenabile voglia di curiosare cosa stia succedendo nell’arnia e si finisce che tutti i giorni si vada a salutare le proprie api“.