Ormai è chiaro: non esistono soluzioni miracolose per i cambiamenti climatici e per il caro energia, che vadano bene per tutti i contesti e che siano soddisfacenti per tutti i soggetti interessati.
Esiste invece una gamma di opzioni che si va allargando anche grazie all’innovazione tecnologica e alle variazioni della sensibilità sociale.
Tra quelle di più immediato utilizzo ci sono quelle che rientrano nella categoria dei “comportamenti sociali”. Anche se in alcuni casi sono il risultato di strategie di deresponsabilizzazione messe in campo dalle grandi aziende fossili (“voi concentratevi sullo spegnere la luce e chiudere il rubinetto, così non ci disturbate mentre noi continuiamo a emettere fantastilioni di tonnellate di CO2“), danno comunque un contributo alla riduzione delle emissioni.
Oltre a questo, ci sono anche i benefici, tangibili e immediati, sul portafoglio, tema davvero caldo in queste settimane di caro energia e temperature fuori scala.
In vista della stagione estiva, l’Enea ha elaborato un vademecum con alcune indicazioni per l’utilizzo intelligente del climatizzatore, elettrodomestico ormai indispensabile per affrontare il caldo e l’afa.
Innanzitutto, al momento dell’acquisto è fondamentale prestare attenzione alla classe energetica e il consiglio dell’Enea è di comprare un prodotto almeno in classe A.
A prescindere dalla classe energetica, è meglio non esagerare con il freddo: anche se il limite di legge è a 24-26°C, è meglio non avere in casa più di 2°C di differenza rispetto all’esterno e, in ogni caso, la deumidificazione è di grande aiuto.
L’Enea suggerisce poi di scegliere la tecnologia a inverter, di prestare attenzione alla collocazione (mai dietro divani o tende), di installare un apparecchio piccolo per stanza (sennò si ha una stanza gelata e le altre calde), di usare le lampadine a Led e, possibilmente, i pannelli solari.
C’è poi un fatto solitamente trascurato: è importante tenere chiuse porte e finestre e abbassare le tapparelle (o chiudere le persiane) nelle ore più calde: anche se la sensazione è che il giro d’aria rinfreschi, in realtà entra calore, che impone un super lavoro al condizionatore.
Se adottate queste misure potrebbero portare a risparmi non trascurabili: sempre l’Enea calcola infatti che portando il termostato da 26 a 28°C e chiudendo le persiane quando non si è in casa, si può ridurre fino al 50% circa il consumo di energia elettrica.
Se i 9 milioni circa di famiglie italiane dotate di condizionatore adottassero queste misure si potrebbero risparmiare circa 100 milioni di metri cubi di metano all’anno (su un totale di 76 miliardi di metri cubi consumati nel 2021).
Anche Selectra, un servizio che aiuta imprese e privati a orientarsi nelle tariffe luce, gas, telefonia e internet, ha elaborato una serie di consigli per risparmiare usando il climatizzatore.
In larga parte ricalcano quelli dell’Enea, anche se Selectra insiste sulla necessità di effettuare le manutenzioni periodiche. La differenza principale è nella differenza di temperatura tra esterno e interno: se per l’Enea non dovrebbe superare i due gradi, per l’aggregatore online si può arrivare anche a sei.
Consigli preziosi, considerato che secondo i calcoli di Selectra a giugno per ogni condizionatore necessario a raffreddare una stanza di 25 metri quadrati si avrà un costo in bolletta di quasi 21 euro per chi si affida al Servizio di maggior tutela (oltre 10 euro al mese in più rispetto a giugno 2021).
Il costo scende invece a circa 20 euro per chi si avvale del Mercato libero (comunque con un +92% rispetto allo scorso anno). Spende meno chi usa il ventilatore: nel mercato tutelato l’aumento è quantificabile in 3 euro al mese, mentre per chi si avvale delle offerte del Mercato libero il prezzo scende a 2,5 euro. In ogni caso, si tratta anche in questo caso di un raddoppio rispetto a giugno 2021.
Infine, se è vero che per scegliere bene bisogna avere informazioni precise, un aiuto viene dall’Osservatorio dell’EnerTech NeN, che ha calcolato i consumi delle singole tipologie di stanze nelle case (lo studio considera una casa di 100 metri quadrati con tre persone).
La stanza più energivora è il bagno, specie se lo scaldabagno è elettrico, seguita dalla cucina, con piastre a induzione, frigo, forno e microonde; il soggiorno invece consuma meno, nonostante la presenza del condizionatore, della televisione, del computer e della console di gioco.