24 Aprile 2024
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Riusciamo a immaginarci la casa del futuro? In una parola, inizia per innovazione e finisce con sostenibilità

I trend abitativi del futuro vedono aree open space, tecnologie per il comfort domestico e spazi verdi tra i veri protagonisti. Tra le tendenze anche lo slow-living, nuovo indiscusso protagonista di un mondo post-pandemico dove benessere psicofisico e equilibrio di linee fanno da padroni. Ecco come ci immaginiamo la casa del futuro…

Tempo di lettura: 3 minuti

Non stiamo solo dotando le nostre case di pannelli solari, di spazi verdi ricavati e innovazione tecnologica, ma stiamo anche ripensandone gli spazi e le stiamo dotando di accorgimenti innovativi per il comfort domestico. Il mondo si sta effettivamente preparando ad affrontare il futuro dei trend abitativi, il cui principale focus sta sicuramente andando nella direzione del raggiungimento del miglior work-life balance possibile.

La pandemia, seppur scomodamente, ha rivoluzionato molte delle pratiche di vita routinaria “eat, sleep, repeat”, colorando le nostre esistenze con nuovi pattern e ritmi abitativi e offrendoci la incredibile opportunità di ripensare il modo in cui concepiamo gli spazi della moderna socialità all’interno delle nostre abitazioni, diventate così interi universi. Universi che oggi accolgono varie sfaccettature della vita e che le hanno trasformate in luoghi di lavoro, zone di ricreazione, di riflessione, di sport. Insomma, abbiamo fatto “di necessità, virtù”, come si suol dire. 

Smart-working e slow-living, due lati della stessa medaglia?
I dati che emergono dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano rivelano che il trend del lavoro da remoto sia necessariamente destinato a persistere nel tempo. Come ogni grande evoluzione storica infatti, i benefici che ne derivano hanno contribuito a rassicurare le coscienze di tutti sulla fattibilità reale dello smart-working come nuovo status quo, specialmente in luce dei tanti risvolti positivi che questo ha portato: un miglioramento della produttività, una riduzione dell’assenteismo e dei costi legati alla manutenzione degli spazi fisici, un miglioramento nei rapporti interpersonali tra colleghi (e famigliari) e un generale livello di fiducia crescente nei contesti aziendali.

I dati registrati da Google Trends fanno luce su come, secondo le numerose ricerche condotte dagli utenti online, le pratiche di slow-living siano diventate una vera e propria filosofia di vita in graduale aumento. Slow-living o “Slow Life” è uno stile di vita che tende alla riappropriazione dei ritmi naturali. Vivere “lentamente” mira a ricercare – e ritrovare – un equilibrio tra il sempre più frenetico mondo moderno e tecnologico e lo stato naturale delle cose, sicuramente più pacato. In un mondo che va a 1000 all’ora, questo stile di vita aiuta a recuperare una sorta di responsabilità sulle nostre abitudini, selezionando coscientemente cosa ci fa stare bene e cosa meno, riequilibrando i nostri ritmi naturali e puntando sulla qualità.

Arredamenti dal futuro, upcycling e funzionalità degli spazi
Vivere con lentezza fa parte di questa famosa new normality che ci ha anche incoraggiato a ripensare a come riorganizzare tutti gli spazi domestici affinché incontrino al meglio le nostre esigenze e (nuove) priorità. Non sembra infatti sorprendere che Ikea abbia registrato durante la prima fase di lockdown un boom del +45% negli acquisti online di complementi d’arredo volti a trasformare gli appartamenti in vere e proprie postazioni di lavoro 2.0, con una attenzione particolare alla riorganizzazione delle stanze per garantire maggiore comfort, benessere psicofisico e la possibilità di far combaciare, senza confondere, vita privata e lavorativa.

Un’altra tendenza sulla lista delle macro tendenze abitative 2022 è la presenza di spazi multitasking, zone di open space delimitate da semplici divisori come tende leggere o librerie vedo e non vedo, che regalano il piacere di un momento di privacy pur distribuendo tutte le funzioni in uno spazio aperto individuando chiaramente le aree destinate a diverse attività quotidiane.
Le nuove generazioni sono i portabandiera di una rivoluzione in questo senso, essendo maggiormente inclini a rivoluzionare le proprie case con attenzione all’ambiente e alle sue risorse e affidandosi, ad esempio, a brand che utilizzano materiali meno impattanti sull’ecosistema o grazie al restauro e riutilizzo di mobili con pratiche DIY (“Do It Yourself”), come ci racconta lo studio Global Trend Report condotto da TaskRabbit.

Infine, un’altra priorità e trend in ascesa per questo 2022 sembrerebbero essere i complementi di leisure dedicati al benessere come vasche idromassaggio, ​​esperienze sensitive multisensoriali e rilassanti, e gli orti domestici – che non solo consentono un ampliamento degli spazi verdi regalando il plus di erbe e ortaggi freschi giornalmente, ma sembrerebbero utilissimi per assecondare passioni culinarie magari nascoste. 

Anche le aziende giocano un ruolo fondamentale in questa “rivoluzione abitativa verde”, dimostrandosi sempre più attente e sensibili all’argomento, rispondendo alle richieste di consumatori sempre più esigenti con un impegno tangibile nei confronti dell’ambiente nel contesto delle abitudini domestiche. Vaillant Group, ad esempio, si fa trovare pronta e in linea con stili e tendenze domestiche green. Ne è un chiaro esempio la nuova gamma di caldaie a condensazione a gas ecoTEC plus H2, che consente un’importante riduzione dei consumi e contemporaneamente limita le emissioni di CO2 grazie alla compatibilità con l’idrogeno (funziona perfettamente con una miscela di idrogeno al 20%) – un vero e proprio punto di svolta verso l’utilizzo di energie alternative e un home comfort sostenibile e amico dell’ambiente.

È proprio così, quindi, che dobbiamo immaginarci le case del futuro: bellezza, funzionalità e innovazione al servizio del pianeta in tutti gli elementi che le compongono, per renderle il perfetto rifugio, e non solo.