In principio, i comandamenti della sostenibilità erano tre: riduci, riusa e ricicla. Poi, a fronte della marea crescente di rifiuti, se ne è aggiunto un altro: ripara.
Azione nobilissima, che ricorda le epoche in cui bisognava fare con quello che si aveva a disposizione e che oggi sollecita inventiva, creatività e capacità manuali.
Ne sanno qualcosa i Restarter, movimento mondiale, molto attivo anche in Italia che rivendica il diritto alla riparazione ed è arrivato anche al Parlamento europeo affinché fosse riconosciuta la tutela dei pezzi di ricambio per tutto ciò che è elettrodomestico ed elettronico.
Partono forse da qui le riparazioni in casa (a chi non si è mai rotto l’aspirapolvere, l’asciuga-capelli o altri oggetti che invitiamo prima di tutto a cercare di riparare) per poi proseguire con mobili e altri componenti di arredo. E a quanto pare gli italiani amano avere un set di attrezzi fai da te.
Il trend in forte crescita è proprio quello delle riparazioni domestiche. A certificarlo è il Global Trend Report di Taskrabbit, un network che mette in contatto chi ha bisogno di aiuto per lavori in casa con esperti competenti e affidabili e che registra per l’anno passato una crescita del 44% degli interventi per migliorare l’efficienza della propria casa e risparmiare così sulle bollette, del 238% per le riparazioni dei mobili e addirittura del 300% per quelle che riguardano verniciatura e altre manutenzioni delle piastrelle.
Trend che si conferma anche per l’anno nuovo: secondo le stime della piattaforma, la stragrande maggioranza degli associati (il 98%) prevede per il 2023 di apportare modifiche alla propria casa per tagliare i costi delle bollette.
Ancora, sono in aumento le richieste di adesivi per piastrelle per rinnovare le alzatine (+112%), di rivestire gli armadietti della cucina invece di sostituirli (+250%) e di dotare di nuove maniglie i pensili per dare un aspetto più fresco alle varie stanze (+63%).
Dalla ricerca condotta dalla piattaforma emerge anche come sempre più i gusti siano influenzati dai social: il 47% degli intervistati ha dichiarato di prendere ispirazione da Instagram, il 27% da TikTok e il 26% da Facebook.
In particolare, il 42% del campione ha tratto ispirazione dal social media per ordinare il proprio frigorifero, percentuale che scende al 34% quando si tratta di organizzare la dispensa della cucina.
Ancora, a partire dall’analisi dei vari social, Taskrabbit ha provato a delineare quelli che saranno i trend per il prossimo anno. Tra le tendenze più forti, senz’altro il cluttercore, l’approccio kitsch e anti-minimalista che permette di dare libero sfogo alle pulsioni creative più sfrenate e barocche.
Andrà forte anche la progettazione ispirata alla natura, con il 30% degli intervistati che ha in mente di realizzare una parete vivente in casa e avrà poi spazio il momijigari, che tiene insieme relax e spiritualità attraverso l’utilizzo di colori caldi che vanno dal terracotta al giallo tramonto.
Ma non tutto si può riparare con il fai da te. E in questo caso vale la regola di fare una buona manutenzione. Come nel caso delle caldaie, che nella maggior parte dei casi rappresenta il sistema di riscaldamento delle case e sono beni durevoli, con una vita media di circa 15/17 anni.
Il grande vantaggio legato alla loro vita utile è la possibilità di gestirne la manutenzione, elemento fondamentale per garantirsi nel tempo prestazioni ed efficienza adeguate. Da questo punto di vista, è sufficiente seguire poche, ma importanti regole.
Ogni anno, all’avvicinarsi della stagione fredda, è fondamentale richiedere un intervento di pulizia e revisione, sempre realizzato da personale tecnico qualificato.
L’ideale è affidarsi a centri di assistenza tecnica ufficiali, autorizzati dall’azienda produttrice della caldaia, per essere certi della qualità del servizio, della preparazione dei tecnici e dell’utilizzo, eventualmente, di ricambi originali.
Per Vaillant, questa fase della vita di un sistema di riscaldamento è un elemento strategico per assicurare ai clienti la massima qualità e le migliori prestazioni.
Questo è possibile grazie al network di centri assistenza tecnica ufficiale Vaillant Service Plus, una rete di partner specialisti, con una preparazione tecnica sempre aggiornata e altamente qualificata.
“Per Vaillant, l’obsolescenza programmata e la logica dei prodotti usa e getta sono concetti inammissibili; viceversa, consideriamo la manutenzione un punto strategico all’interno della nostra catena del valore” sottolinea Marco Basla, Head of Communication di Vaillant Group Italia.