23 Aprile 2024
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convenienza mobilità elettrica

Mobilità elettrica: iniziamo a farle i conti in tasca

I benefici dell’uso di un'auto elettrica sono ormai incontestabili: minor impatto ambientale e anche convenienza economica. Vi spieghiamo il perché

Tempo di lettura: 3 minuti

Ha fatto scalpore la notizia che nel nostro Paese, dal 2035, le nuove auto vendute non potranno più avere un motore endotermico – ovvero alimentato da derivati del petrolio – ma la tendenza è già in atto, come riporta uno studio dei ricercatori di Eurac Research di Bolzano.

Infatti, negli ultimi due anni i dati relativi alla mobilità elettrica sono cresciuti a dismisura: tra il 2019 e il 2020 la percentuale delle auto a batteria sul totale di tutte le auto immatricolate in Italia è passato dallo 0,6 al 2,3 per cento, circa quattro volte tanto.

I numeri assoluti sono ancora bassi, è vero, ma la tendenza delle case automobilistiche è proporre sempre più modelli full electric al loro pubblico, accelerando l’evoluzione tecnologica di motori e batterie.

Tecnologie sempre più sofisticate significano costi in calo per mettere in strada un’auto elettrica che, insieme alle normative anti-inquinamento dei governi spingono potentemente il mercato dell’elettrico.

Il dibattito ancora aperto è sul trasporto pesante, settore strategico e nel quale l’idrogeno potrebbe assumere un ruolo interessante; per quanto riguarda la mobilità leggera invece i giochi sono fatti perché, come dichiara Maximilian Fichtner, esperto di fama internazionale sulla tecnologia delle batterie presso il Karlsruhe Institute of Technology (Kit), “molti studi hanno dimostrato che la trazione elettrica è di gran lunga il metodo più efficiente per alimentare le auto“. Anche rispetto ai motori attuali.

Questo soprattutto per ragioni di efficienza perché le auto elettriche sono quelle che sfruttano meglio l’energia: ben il 70% di quella a disposizione raggiunge le ruote. Nel caso dell’idrogeno questo valore si attesta al 15-18%, mentre per gli attuali motori a combustione al 20-24% e per i carburanti sintetici al 5-8%.

Un altro vantaggio delle auto elettriche è che hanno la migliore carbon footprint: negli ultimi anni la sostenibilità delle auto elettriche è cresciuta molto, grazie ai progressi nella produzione delle batterie, all’aumento della loro durata e alla crescita delle energie rinnovabili prodotte in Europa.

Si potrebbe obiettare che per produrre un’auto elettrica oggi si consuma più energia rispetto a un’auto tradizionale, ma, “se si utilizza elettricità green per la ricarica (e sono molte le utility che permettono di fare questa scelta, ndr) la differenza viene compensata già dopo poche decine di migliaia di chilometri” afferma Christian Bauer, ricercatore del Paul Scherrer Institut (Psi) di Villigen in Svizzera.

Un altro beneficio delle auto elettriche è che evitano o riducono le emissioni inquinanti, in particolare di particolato e di ossidi di azoto, ma anche quelle acustiche, rispetto alle altre tecnologie.

Infine, fatto non da poco, le auto elettriche sono in grado di accelerare la rivoluzione energetica perché, a differenza dell’idrogeno o dei carburanti sintetici, una transizione totale all’elettrico ridurrebbe significativamente il fabbisogno energetico del settore dei trasporti, grazie all’elevata efficienza energetica della trazione elettrica.

Basandosi sui dati del 2018, il professor Fichtner ha stimato un risparmio energetico di oltre il 75% nel settore dei trasporti se tutti i 48 milioni di vetture del parco circolante tedesco diventassero full-electric.

Abbiamo volutamente lasciato la questione economica per ultima, perché il discorso ambientale e legato alla sostenibilità è molto più importante del semplice conto economico.

Tuttavia, secondo uno studio realizzato dall’azienda norvegese Otovo, specializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici per il settore residenziale, viaggiando con un’auto elettrica – a parità di percorrenza considerata, ovvero 10.000 chilometri – si risparmiano annualmente oltre 1.000 euro rispetto a un’auto endotermica.

L’analisi di Otovo ha considerato i costi per ciascun chilometro percorso, sia con l’elettricità generata dal Sole sia con la benzina, insieme ai prezzi di questo carburante per ogni paese in cui opera (Italia, Francia, Spagna, Norvegia, Svezia, Germania e Polonia).

Il risultato mostra che nel nostro Paese la ricarica di un’auto elettrica con un impianto fotovoltaico è 14 volte più economica rispetto al rifornimento con la benzina.