Dice il Feng Shui che le piante verdi in casa migliorano l’umore e l’armonia. La disciplina cinese, che sta prendendo piede anche nel mondo occidentale perché portatrice di equilibrio, arriva a suggerire quali piante sarebbe meglio adottare: il Ficus (Ficus benjamina), la Bromelia (famiglia di appartenenza Bromeliaceae), lo Spatifillo (detto anche giglio della pace) e l’Orchidea (Orchidaceae).
È quello che Francesco Ferrini, professore ordinario presso il dipartimento di scienze delle produzioni agroalimentari dell’Università di Firenze chiama horticultural therapy. Al docente interessano però più i colori che la specie. Lui afferma che i colori delle piante aiutano a superare qualsia tipo di malattia.
“La scelta dei colori dei fiori” è il parere di Ferrini che ha recentemente firmato Amico Albero (Edizioni Ets) “può avere una certa importanza“. Il bianco crea umore di purezza e innocenza; il colore rosa è rilassante e anche capace di rinfrescare e riposare la mente. Il rosso, assieme alle tonalità d’arancio, crea eccitazione ed energia e deve essere “utilizzato” suggerisce Ferrini “con dei verdi intensi che riducano la sua potenza“.
Un’abitazione, però, non deve essere solo bella e armonica, ma deve essere anche sana. In una parola: sostenibile. Conviene, quindi, circondarsi di piante verdi che permettono anche di abbattere gli inquinanti.
Per esempio, si dice che le Stelle di Natale (Euphorbia pulcherrima nota anche come Poinsettia) siano attive contro l’inquinamento da benzene, così come l’Aloe Vera (Aloeaceae). Il già citato Ficus Benjamin sarebbe invece un naturale assorbi-odore del fumo da sigaretta. E ancora, la Dracena e il Filodendro (Philodendron) sono in grado di assorbire i vapori chimici.
Lo dice anche la Nasa, che ha condotto studi sull’inquinamento dell’aria: la Sansevieria (che è poi una succulenta Agavacea) combatte la formaldeide in casa e il benzene, il toluene e gli idrocarburi aromatici all’esterno.
Sarebbe, proprio, buona cosa circondarsi di questa pianta originaria dell’Africa riscoperta negli ultimi anni dagli arredatori d’interni che hanno anche esperienze di giardinaggio. La stessa funzione l’avrebbe il Potos o Pothos (Epipremnum o Scindapsus aureus). E siccome il Potos è una pianta veramente longeva, possiamo affermare che risponde appieno ai requisiti di sostenibilità: bella, forte e purificante.