La diamo per scontata, perché ci appare davanti ogni volta che riapriamo gli occhi. Eppure, vedere un’infinita gamma di colori è uno dei più grandi regali che ci è stato dato dall’evoluzione.
Ennesima dimostrazione del fatto che siamo parte di un tessuto fittissimo che ci lega a tutti gli esseri viventi, condividiamo questa capacità con gli altri primati e con animali tra i più disparati, quali cani, gatti e conigli, uccelli, alcuni rettili e anfibi, ma anche cefalopodi e ragni e insetti.
Che, chi più chi meno, hanno occhi con fotorecettori specializzati nel catturare determinate frequenze della luce, riuscendo così a vedere un mondo colorato.
Oltre agli occhi, però la visione è anche una questione di cervello e allo stato attuale l’unico primate dei cui processi mentali abbiamo un quadro relativamente chiaro siamo noi umani.
In sostanza, dopo secoli di analisi letterarie, racconti e indagini scientifiche, sappiamo che i colori influenzano le nostre emozioni, e che proprio scegliendo i colori che ci circondano possiamo modificarle e indirizzarle per affrontare al meglio le nostre giornate.
Ne è convinta Simona Cantiani, manager e imprenditrice con oltre 20 anni di esperienza, che ha sviluppato il metodo Energyogant, che consente a manager e dipendenti di migliorare il worklife balance in azienda e di esprimersi al meglio.
Cardini del metodo sono la pratica in azienda, una volta alla settimana, dello Asanadynamic e del Pranayama Focus, tecniche di respirazione e concentrazione mirate; inoltre, si presta grande attenzione alla nutrizione e al coaching per acquisire buone nuove abitudini.
Cantiani ha deciso oggi di condividere le sue acquisizioni con un pubblico più ampio e ha condensato le sue esperienze nel volume L’energia che ci muove.
Oltre a enfatizzare l’importanza di quelle forme di pensiero e atteggiamenti – dalla comprensione della diversità alla chiarezza sulle aspettative, dall’essere coerenti alla capacità di chiedere scusa – che permettono di leggere in maniera positiva le situazioni e che si possono tradurre in azioni creative e costruttive che vanno a vantaggio del benessere del singolo e di quello del gruppo di cui fa parte, Cantiani chiarisce il potere dei colori e il loro ruolo nelle nostre vite.
Il rosso, per esempio, ha da sempre rappresentato il fuoco ed è collegato alla passione, all’amore e alla guerra. Chi è attratto dal rosso ha un carattere vivace, pieno di energia ed esuberante e ha un buon rapporto con la sessualità. Il rosso può essere usato come stimolante ed eccitante: aumenta la frequenza cardiaca, quella respiratoria e la pressione arteriosa, stimola l’attività neuronale, ghiandolare e del fegato. È per questo che le persone che faticano a contenere le proprie pulsioni e soffrono di un’eccessiva istintività devono usare con cautela questo colore.
L’arancione è invece il colore della serenità, dell’energia e simboleggia l’alba, il risveglio, tant’è che è consigliato a chi fatica ad alzarsi la mattina. Le persone a cui piace sono in genere aperte e socievoli, ma spesso faticano a esprimere le proprie emozioni e a superare il proprio riserbo.
Il giallo, continua Cantiani, è il colore più vicino alla luce del Sole. Stimola la fisiologia e le persone che lo scelgono in genere cercano di liberarsi da un peso e vogliono migliorare il proprio umore. Il giallo produce energia per i muscoli e aumenta la memoria, la concentrazione e la capacità di socializzazione.
Il verde è il colore della natura e si lega allo sviluppo, alla speranza, alla fertilità e all’inesperienza. Un eccesso di verde denota individualismo e indipendenza, con il rischio però di eccedere con la concretezza e logica. È rilassante, favorisce la calma e la concentrazione e promuove il benessere dell’organismo.
Il blu si associa alla calma e alla pace. Il rischio maggiore per una persona a cui piace questo colore è quello di restare vittima delle proprie speculazioni teoretiche. Può essere utilizzato come analgesico, antisettico e antinfiammatorio, visto che agisce molto bene a livello del sistema immunitario e sul sistema linfatico, e per questo risulta molto utile per rigenerarsi dopo una fatica o una malattia e per contrastare i momenti di fretta e di eccitazione nervosa.
Il bianco rappresenta la purezza, è il colore dei nuovi inizi, ma allo stesso tempo rappresenta la completezza. Come usarlo? Non stimola i sensi, ma ha un profondo effetto sulla psiche e porta la mente in uno stato in cui può concepire e creare.
Ecco: al risveglio, per esempio, si può pensare alla giornata che abbiamo davanti e scegliere il vestito, i cibi, persino il colore con cui scriveremo per prepararci al meglio e stare bene con noi stessi e le persone che abbiamo intorno.