Zitta, zitta anche in Italia è nata una nuova professione: quella dell’Home stager. “E che mestiere è?” chiederete voi. Per rispondere con dovizia di particolari, siamo andati dritti alla presidentessa dell’associazione Home Staging Lovers: Michela Galletti.
Ecco, dalle sue parole, come viene descritta questa professione green e perché ha a che fare con tutti gli aggiornamenti necessari per vendere al meglio gli appartamenti. Tant’è che dopo un intervento di home staging, si riesce a vendere una casa, in media, in soli 46 giorni.
Michela Galletti che potenzialità esprime sia per chi vuole intraprendere la carriera, sia per chi pensa di utilizzare un home staging a casa propria? Ma, soprattutto, di cosa si tratta e chi intraprende questa professione?
L’home staging è uno strumento di valorizzazione degli immobili in vendita e in locazione. Si tratta di intervenire sugli spazi in modo non strutturale: quindi non di arredare una casa in modo definitivo o di ristrutturarla, ma di allestirla con una scelta attenta di colori, complementi, illuminazione, decorazione e disposizione di tutti gli elementi.
Si parte da una valutazione approfondita del target di potenziali acquirenti che si vuole attrarre, si prosegue con un attento studio dei locali vuoti o arredati, per poi effettuare una valutazione specifica degli interventi ed eseguire un allestimento efficace.
Ogni intervento di home staging è completato da un servizio fotografico professionale e anche da un’idea di come la casa potrebbe circondarsi di verde, dentro e fuori.
L’Home stager è un professionista che pianifica e segue l’allestimento dall’inizio alla fine, interfacciandosi con le altre figure di riferimento del mercato immobiliare (architetti, interior designer, ingegneri, project manager, agenti immobiliari) per ottenere una vendita veloce e redditizia.
Da quale esperienza nasce la figura dell’Home stager?
Si tratta di un professionista che unisce conoscenze di arredamento d’interni, decorazione, fotografia e marketing immobiliare per presentare al meglio un immobile destinato alla vendita.
In genere coloro che si avvicinano all’home staging sono addetti ai lavori provenienti dal mondo del design d’interni che vogliono arricchire la loro attività con competenze innovative e altamente richieste dal mercato.
Che caratteristiche e formazione è bene avere?
Oltre alla conoscenza e a una buona dimestichezza con il mondo dell’Home decor, per diventare home stager è necessario coltivare la propensione al marketing e alla comunicazione, nonché essere sempre aggiornati sulle tendenze del mercato immobiliare. Aiuta avere una propensione ai rapporti commerciali.
La formazione specifica avviene attraverso scuole riconosciute, come quelle selezionate dall’associazione Home Staging Lovers. Qui è possibile apprendere le basi e la storia della professione, le conoscenze strategiche riguardo il mercato immobiliare e turistico, le conoscenze per comunicare il proprio valore con il marketing base del professionista e le tecniche scenografiche di allestimento.
Dopo aver completato questo percorso ci si può iscrivere all’associazione professionale Home Staging Lovers, che consente di far evolvere la nuova professione intrapresa attraverso l’acquisizione dell’Attestato di Qualità e Qualificazione dei servizi rilasciato dal Mise (Ministero dello sviluppo Economico) e il sostegno concreto del gruppo di professionisti attivi più numeroso d’Italia.
Fare parte dell’associazione, inoltre, vuol dire essere sempre aggiornati sugli sviluppi della professione grazie a corsi di formazione, workshop, manifestazioni, partecipazione a eventi fieristici e di settore.
Come e dove si trova un Home stager, per avvalersi della sua professionalità?
Sul sito dell’associazione è possibile trovare l’Home stager più vicino, fra gli oltre 170 membri dell’associazione, presenti in tutte le Regioni italiane.