È il momento giusto per fare un orto e la bella notizia è che si può fare anche in casa. Sul terrazzo, ma anche sul balcone e, addirittura, sfruttando i davanzali. Sì, ma da dove partire?
Noi abbiamo deciso di seguire passo passo i preziosi consigli di Chiara Colombini di Orto in Fiore, esperta in orticoltura naturale (https://ortoinfiore.it/)
E così, mentre lei spiega e dettaglia i passaggi, noi ci rimbocchiamo le maniche, indossiamo i guanti da giardinaggio e ci mettiamo all’opera dopo aver prenotato, magari anche online, tutto il materiale necessario: dalla terra alle semenze.
Primo passaggio: scegliere lo spazio giusto per le semenze adatte
“Per fare un orto in casa sono adatti tutti i tipi di balcone, l’importante è scegliere gli ortaggi giusti – consiglia la Colombini –: su un terrazzo grande e ben esposto al sole sarà più facile fare un orto e si potranno coltivare molti ortaggi, anche quelli che richiedono più spazio per svilupparsi, come le zucchine e i meloni. Però anche in uno spazio più piccolo o, perché no, anche sfruttando un davanzale, si può provare a seminare qualche piantina, magari di insalata o di peperoncino“.
Prima di cominciare è, però, importante osservare il proprio balcone per valutare l’illuminazione che riceve. “Gli elementi da tenere presente sono: l’esposizione, la forma e la posizione rispetto a quello che lo circonda“.
Partiamo dall’esposizione del balcone. “Quelle intermedie – spiega la Colombini riferendosi ai punti cardinali est, ovest oppure sud-est e sud-ovest – sono le più ideali, perché permettono di coltivare un po’ tutte le tipologie di ortaggi“.
Ma non demoralizzatevi se avete balconi esposti a nord: “È vero – spiega l’esperta – prenderanno poca luce e per un breve periodo durante la giornata, ma qui si adattano meglio ortaggi da foglia come le insalate, le bietole, gli spinaci o alcune aromatiche come il prezzemolo, il basilico, l’aneto“.
I balconi esposti a sud “avranno, invece, una buona illuminazione e permetteranno di coltivare molti più ortaggi come solanacee in primis“. Stiamo parlando di pomodori, peperoni e peperoncini, melanzane, patate. “Ma c’è da fare attenzione: gli ortaggi più delicati durante il periodo estivo, quando il sole è più intenso, devono essere curati con attenzione“.
Un altro elemento da valutare è la forma del balcone e il tipo di parapetto. Ecco cosa suggerisce la Colombini: “Un loggiato sarà più protetto dai venti, ma riceverà anche meno luce; invece un balcone completamente aperto e a ringhiera riceverà molta più luce, ma sarà anche più esposto ai venti, che possono danneggiare meccanicamente la parte aerea delle piante, farle seccare – se sono venti caldi – o rallentarne la crescita fino a bloccarla – se sono i venti freddi del nord“.
L’ultimo elemento da considerare, ma altrettanto importante, è la posizione del balcone rispetto agli edifici circostanti e alle vie trafficate, in caso fossimo in città. “I palazzi alti delle grandi città influiscono molto sulle ore di insolazione che un balcone può ricevere di giorno; l’orto realizzato a un piano basso avrà quindi una resa molto diversa da quello fatto a un piano alto o addirittura sul tetto“.
Ultimo consiglio molto importante nel caso abitassimo in vie trafficate: “Dobbiamo cercare di proteggere i nostri ortaggi dalle polveri sottili e dai metalli pesanti circolanti nell’aria. Per questo consigliamo sempre di aggiungere piccoli arbusti o rampicanti per creare una barriera naturale protettiva“.
Supporti, vasi e compost
Una volta scelto lo spazio, possiamo cominciare ad arredare il nostro balcone in base allo spazio che abbiamo a disposizione con grandi fioriere, vasi di ogni forma o piccole balconette, da appendere al davanzale.
“Se possiamo mettere solo vasi di piccole dimensioni – dice la Colombini – consiglio vasi in terracotta, che sono più traspiranti e non si surriscaldano eccessivamente. Se possiamo inserire fioriere più grosse allora è preferibile sceglierle di materiale plastico, perché sono più leggere, puntando su quelle più traspiranti“.
Una volta sistemati tutti i vasi dobbiamo riempirli con un substrato idoneo. “Sul fondo è necessario posizionare un primo strato, alto 2-4 cm in base alle dimensioni del vaso, di argilla espansa o lapillo vulcanico, che servono per drenare l’acqua in eccesso; sopra si aggiunge un buon terriccio specifico per piante da orto, possibilmente arricchito di compost da lombricoltura. Così, siamo pronti per seminare o trapiantare i nostri ortaggi“.
Tempi e metodi di piantumazione
Per non avere delusioni dobbiamo dare a ciascuna piantina il giusto spazio per crescere al meglio. “In piccoli vasi, come le balconette, che sono poco profondi e stretti (in genere tra i 10 e i 20 cm), di lunghezza variabile (dai 30 agli 80 cm), si adattano bene le colture a ciclo breve e con basse esigenze nutritive come i ravanelli e gli spinaci oppure ortaggi che ricrescono velocemente dopo il primo taglio, effettuato appena sopra il colletto, come le insalatine e le erbette o le stesse insalate da cespo“.
Nei vasi più grandi (tra i 20 e 40 cm di larghezza e i 50 o 60 di lunghezza) “possiamo mettere degli ortaggi che richiedono un po’ più di spazio, come le biete da costa, la cicoria catalogna, le cipolle e l’aglio, i finocchi“.
L’ideale sarebbe avere fioriere da mettere a terra che abbiano una profondità tra i 30 e i 40 cm, “in cui possiamo trapiantare ortaggi che richiedono più nutrienti e più spazio, come le cucurbitacee (zucche, zucchine, cetrioli, meloni e angurie), le solanacee (pomodori, peperoni, melanzane, patate) o le brassicacee (tutti i cavoli)“.
Per esempio, in una fioriera profonda 40 cm, larga altrettanto e lunga 80 cm, possiamo mettere a dimora un paio di piantine di pomodoro o di melanzane oppure diversi tipi di cavoli scegliendo le varietà a maggiore resa come il cavolo verza o il cavolo cappuccio.
Trucchi del mestiere
“Per utilizzare al meglio tutti i vasi o le fioriere che abbiamo a disposizione possiamo applicare le consociazioni – suggerisce la Colombini – coltivando in uno stesso vaso ortaggi con esigenze nutritive e di sviluppo differenti. In questo modo avremo la possibilità di produrre molte più verdure e più sane perché crescono in sinergia tra loro“.
Qualche esempio: “In una fioriera dove abbiamo messo a dimora due piantine di cetrioli alla base possiamo seminare fagiolini nani, una leguminosa in grado di fissare l’azoto atmosferico e rilasciarlo nel terreno per dare nutrimento a una coltura esigente come quella dei cetrioli“.
Oppure all’ombra delle piantine di pomodoro che si sviluppano in altezza possiamo mettere prezzemolo, sedano o basilico che crescono meglio in una zona più ombreggiata.
Un’altra ottima consociazione è quella tra la carota e la cipolla, coltivate insieme perché allontanano i parassiti una dell’altra. In uno stesso vaso quindi, per sfruttarlo al meglio, potremmo coltivare delle carote alternate a file di erba cipollina.
Ultima importante accortezza suggerita dall’esperta: “inserire sempre vasi con erbe aromatiche e fiori perché attirano gli insetti impollinatori che sono fondamentali per far sviluppare i frutti dei nostri ortaggi. Fiori e aromatiche, oltre ad abbellire i nostri terrazzi, li arricchiscono in biodiversità e tengono lontani i parassiti (un esempio, santoreggia e timo allontanano gli afidi) e possono essere utilizzati anche in cucina“.
Fiori nell’orto di casa
Nell’orto sul balcone possono fare capolino anche i fiori “come il nasturzio che oltre a tenere lontani gli afidi, parassiti che attaccano la maggior parte degli ortaggi, può essere aggiunto alle insalate per abbellirle e insaporirle“.
Tagete e calendula invece sono utili perché tengono lontani “i nematodi che attaccano radici e steli degli ortaggi“.