“L’agroecologia e le pratiche rigenerative – comprese la forestazione – dovrebbero senz’altro essere incluse nella cassetta degli attrezzi per combattere il cambiamento climatico.
Respingo però l’idea, attraente ma ingenua, che queste soluzioni possano risolvere completamente il problema. Non è così. Secondo un rapporto della National Academies, pubblicato di recente, suolo e alberi potrebbero risolvere forse il 5% del nostro problema.
Certo, è pur sempre meglio di niente, ma non è nemmeno la cosa principale su cui concentrarsi“.
Parla così Wake Smith docente all’Università di Yale, dove tiene un corso dedicato ai rischi e alle potenzialità delle strategie di modificazione del clima, a cui ha dedicato il suo prossimo libro, intitolato Pandora’s Toolbox.
Smith ha rilasciato un’intervista a Greenplanner.it dove si evince che bisogna continuare a piantare alberi, ma senza sconti, ovvero continuando a diminuire le emissioni della nostra industria.
Al tenue pessimismo di Smith, si contrappone però tutta una corrente che crede fermamente nelle Natural Based Solution. Come Etifor, uno spin-off dell’Università di Padova che fa della riforestazione una missione declinata in tutte le sue applicazioni financo nell’agricoltura sostenibile.
Etifor è una delle tante aziende italiane che plaude alla recente Strategia Forestale Nazionale pubblicata in Gazzetta Ufficiale a inizio febbraio. Si tratta del documento che descrive lo sviluppo dei polmoni verdi nel nostro territorio.
Gli addetti ai lavori l’attendevano da anni perché in questa si trovano le linee guida di come dovrà essere fatta la gestione sostenibile e il ruolo multifunzionale delle foreste italiane; l’efficienza nell’impiego delle risorse forestali per uno sviluppo sostenibile delle economie nelle aree rurali, interne e urbane del Paese; la responsabilità e la conoscenza globale delle foreste.
La missione della Strategia Forestale Nazionale è portare il nostro Paese ad avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni.
Si tratta di un documento, molto corposo e suddiviso in tre parti, di cui una pubblicata in Gazzetta ufficiale e due allegati consultabili sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
La Strategia Forestale Nazionale è il risultato di un processo lungo ma importante di condivisione, sia con un tavolo multidisciplinare per le bozze, sia di consultazione pubblica, cui è seguito un altrettanto importante lavoro di armonizzazione di temi e di linguaggio, in stretta e continua connessione con gli altri decreti attuativi.
Ai fondi per l’attuazione della Strategia ha pensato la Legge di stabilità 2022, prevedendo un apposito fondo il cui stanziamento è previsto svilupparsi sul primo decennio.
La Giornata della Terra di quest’anno (che cade il 22 aprile), forse, sarà un po’ più rosea. Un bel modo per festeggiarla potrebbe essere quello di approfondire il tema delle foreste. Ci vengono in aiuto i seminari AForClimate disponibili in modalità e-learning sulla piattaforma di formazione del progetto Life GoProFor.
I due cicli di seminari, sotto il titolo di Foreste mediterranee e cambiamenti climatici: tra mitigazione e adattamento affrontano diverse tematiche partendo dai Cambiamenti Climatici (origine e principali impatti a livello locale e globale sui sistemi forestali).
Segue un ciclo dedicato alle Foreste mediterranee: tra mitigazione e adattamento. Durante gli incontri verranno presentati i primi risultati del progetto Life AForClimate.